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Bergamo

Archiviata: niente multa per la prof che illustrava il Duomo in Città Alta

"Non emergono elementi che riconducono l’attività della docente a un contesto diverso da quello della formazione divulgata dalla Università per tutte le età"

Bergamo. Aveva fatto discutere, aveva diviso i pareri, la notizia che l’ex professoressa di arte Rosita Corbetta di Casatenovo in provincia di Lecco, era stata multata con una maxi sanzione emessa dagli agenti della Polizia Locale di Città Alta per esercizio abusivo della professione di guida turistica.

Ora la novità: la Provincia di Bergamo ha archiviato il caso e la prof non dovrà versare gli oltre mille euro di multa.

Il perché lo spiega il Corriere della Sera Bergamo: “Dal verbale di contestazione della polizia locale, né dalle controdeduzioni emergono elementi che riconducono l’attività della professoressa Rosita Corbetta a un contesto diverso da quello della formazione divulgata dalla Università per tutte le età”.

Inoltre “la legislazione italiana non prevede alcuna deroga all’obbligo di abilitazione per visite guidate, se non per gli insegnanti che conducono in visita una propria classe”.

Ad aprile si era espresso Samuele Baio, presidente dell’Università per tutte le età annunciando il ricorso: “Come associazione ci siamo offerti di pagare ma faremo senz’altro ricorso perché la nostra è una piccola realtà senza scopo di lucro e non riusciamo a sostenere una spesa tanto elevata”.

Aveva spiegato la situazione: “Avevamo deciso di organizzare una gita a Bergamo per i nostri associati. Abbiamo noleggiato un pullmino e raggiunto Città Alta. Eravamo in 24 e quando siamo giunti sotto il portico del palazzo della Ragione, Rosita, nostra associata e membro del direttivo, ha iniziato ad illustrarci le caratteristiche del duomo. Si è trattato di una lezione all’aperto, lei ha insegnato arte per tanti anni ed ha accettato di spiegarci le bellezze del borgo antico a titolo gratuito, come fa sempre. Ha tenuto spesso lezioni di arte nella nostra sede utilizzando le slides, ma questa volta abbiamo voluto fare qualcosa dal vivo”.

Mentre l’ex professoressa forniva cenni storici sul duomo di Città Alta al gruppo di amici del quale faceva parte, è stata avvicinata dagli agenti della Polizia Locale che le hanno chiesto i documenti e se fosse regolarmente iscritta al registro regionale delle guide turistiche. La donna è caduta dalle nuvole e lo stesso il resto dei presenti.

“Non stavamo facendo nulla di male – continua Baio -, non volevamo frodare nessuno né portare via il lavoro alle guide. Infatti abbiamo fatto tutto alla luce del sole. Semplicemente non sapevamo che non si possono fornire nozioni d’arte ad un gruppo di persone senza incorrere nell’esercizio abusivo della professione. Ci dispiace, la legge non ammette ignoranza e capiamo che gli agenti hanno agito su segnalazione e hanno fatto il loro dovere. Ma quando arriverà la sanzione faremo ricorso spiegando le nostre ragioni”.

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