Zingonia. Per quanto sia stato forte, il boato delle centinaia di tifosi al primo gol nerazzurro di Gianluca Scamacca non ha ancora raggiunto i picchi d’intensità per il centro di Duvan Zapata alla fine del primo tempo e forse nemmeno per la rete di Luis Muriel, che ha completato il tabellino dell’amichevole contro la Pergolettese di mercoledì (9 agosto) finita per 3-0. Insomma, di questo passo il neo-acquisto ci metterà poco a conquistare i cuori nerazzurri, come hanno fatto negli scorsi anni i due colombiani, oggi accomunati dalla possibilità di partire da un momento all’altro, forse con la stessa destinazione.
Sembra infatti che al centro Bortolotti fossero presenti rappresentanti della Roma, società interessata sia a Duvan che a Muriel. Che, intanto, si sono alternati in campo giocando un tempo ciascuno. Il numero 91 ha disputato la prima frazione dimostrando la solita encomiabile voglia di segnare, che ha trovato sfogo al 45′ quando, dopo uno scambio con El Bilal Touré, ha lasciato partire un destro di pura potenza alla sua maniera.
A festeggiare, oltre ai compagni e ai tifosi, anche il figlio Dayton, che ha seguito le gesta di papà da bordo campo e ha guardato il secondo tempo insieme a lui, dopo la sostituzione, tra richieste di autografi, foto, maglie e saluti. Gli ultimi? Si vedrà. Anche perché lo stesso discorso potrebbe essere copincollato anche per Muriel, che come Duvan ha dimostrato di avere un ottimo smalto, condizione e con tanta voglia di incidere e fare la differenza, anche in amichevole. Riuscendoci a due minuti dal fischio finale con una progressione chiusa con un tocco di punta che ha firmato il 3-0 conclusivo a tabellino.
Applausi scroscianti, cori di incitamento, qualche richiesta di non lasciare Bergamo. Cose di routine, ma che in questo periodo assumono contorni differenti per via del mercato e della possibilità che queste corse a Zingonia siano le ultime per entrambi, che tra le tante cose condividono anche la scadenza di contratto al 30 giugno 2024.
Nel frattempo, Scamacca lavora per diventare già il nuovo idolo. Per colpire tutti ci ha messo poco, non solo per il gol, ma per tutto il repertorio tecnico che ha esibito dentro l’area di rigore. Dopo qualche controllo impreciso, ha ritrovato fiducia calciando in porta l’1-0 col destro di forza, dopo un primo tentativo ribattuto. Un miunto d’orologio dopo uno stacco di testa poderoso su cross da sinistra si è schiantato in pieno sulla traversa a portiere battuto.
Tra veli eleganti e intelligenti, tentativi di conclusioni in girata e anche dalla distanza, il numero 18 – provvisorio, come tutti gli altri, compreso il 10 di El Bilal – ha strappato i suoi primi applausi e dato le prime dimostrazioni di quello che può offrire alla squadra. E, magari, diventare come Lucho e Duvan, che si confermano ancora una volta i preferiti tifoseria, ma anche i più vicini – insieme a Maehle, diretto verso Wolfsburg, e Soppy, destinazione Torino in uno scambio con Singo – a poter cambiare maglia.
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