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L’Atalanta ridisegna l’attacco: più profondità e cambi per Gasperini

Il tecnico aveva chiesto acquisti nel reparto offensivo e maggior profondità: la società lo ha accontentato con El Bilal, Scamacca e De Ketelaere

Nel giro di un paio di settimane l’Atalanta ha rifatto, o meglio, si rifarà il look all’attacco: il primo tassello è stato El Bilal Touré, ufficializzato sabato 29 luglio. Una settimana dopo è sbarcato Gianluca Scamacca, che nelle prossime ore verrà annunciato come nuovo giocatore nerazzurro. Poi in settimana verrà definito il trasferimento di Charles De Ketelaere dal Milan. Una spesa totale che si aggira intorno ai novanta milioni, tra bonus e diritti di riscatto. Praticamente tutto quello incassato dalle cessioni di Rasmus Højlund e Jéremie Boga, con qualche milioncino avanzato, senza stare a fare inutili conti al centesimo, ben lontani dalla realtà di gestione di una società.

Tre colpi, tre innesti di primissimo piano, che Gian Piero Gasprerini si trova a disposizione con giorni d’anticipo rispetto all’inizio del campionato, contrariamente a quanto era accaduto, ad esempio, proprio un anno fa con il danese classe 2003 prelevato dallo Sturm Graz ben dopo ferragosto. Un reparto offensivo nuovo: più vario, più fresco, più profondo. In anticipo rispetto a quelli che sono normalmente i tempi del calciomercato, che la fase di fermento la vive nell’ultimo mese, se non negli ultimi quindici giorni. Le cessioni hanno stappato le possibilità di spesa.

Gli obiettivi – centrati e prossimi ad essere centrati – sono tre profili estremamente diversi tra loro. Una punta come Scamacca, dotata di fisico, che sa giocare spalle alla porta, uomo d’area e soprattutto italiano, dunque utilissimo per il discorso liste. Un attaccante ancora da formare come El Bilal, in grado di essere sia il riferimento che eventualmente la spalla di un’altra punta, che nelle prime amichevoli ha dato l’idea di trovarsi a suo agio anche partendo più esterno per sfruttare la sua velocità. E poi De Ketelaere, che segue il filo conduttore inaugurato da Ilicic e che in teoria doveva proseguire con Boga dei giocatori di estro, fantasia e con la giocata risolutrice sempre in canna.

Con l’aggiunta dell’intoccabile Lookman, sul quale ci sarebbe stato un sondaggio del Leverkusen destinato a rimanere tale – più Pasalic sulla trequarti e, in caso, anche Koopmeiners che può alzare il baricentro – la gamma di scelta nel “gruppo ristretto” a cui il mister ha fatto riferimento dopo il match contro l’Union Berlino si amplia. Giocatori combinabili in egual modo per giocare a tre in linea, con uno o due trequartisti. Adattabilità a seconda della difesa, con la possibilità di rimodulare in caso anche il duo centrocampo. Sia dall’inizio che a partita in corso: un’arma da considerare assolutamente, data la tendenza di Gasperini di voler cambiare spesso già intorno all’ora di gioco i primi effettivi nell’attacco dell’Atalanta.

In questo senso hanno un ruolo chiave anche coloro che andranno a completare il reparto, tra quelli che sono già a disposizione: Nicolò Cambiaghi, con il suo essere sparigliatore e grazie al suo cambio di passo, sembra poter essere considerato un elemento unico nel reparto di cui Gasp potrebbe non volersi privare, nonostante diversi ammiratori in Serie A. In più ha una caratteristica che condivide con Emmanuel Latte Lath, possibile uomo a sorpresa nella rosa 2023/24 dopo l’eccellente precampionato: fa parte dei famosi CTP, i “club trained players” cresciuti per almeno tre anni tra i 15 e i 21 nel vivaio atalantino.

La decisione con cui la società si è mossa sul mercato lascia grossi punti interrogativi riguardo al destino di Luis Muriel e Duvan Zapata. Nessuno dei due finora ha preso parte alle amichevoli internazionali: il primo per una condizione ancora da trovare dopo aver iniziato la preparazione una settimana dopo, il secondo in gruppo solo da lunedì (31 luglio) e ovviamente da dosare per le condizioni fisiche precarie. Gasperini ha fatto chiaramente capire di voler “almeno provare a recuperarli”, ma la sensazione è che eventuali offerte e interessamenti (arabi per il primo, brianzoli per il secondo) potrebbero tranquillamente essere approfonditi per entrambi, visti anche i rispettivi contratti in scadenza 2024.

Al momento la situazione delle liste – sia Uefa che Serie A – non obbliga la Dea a fare scelte drastiche: insomma, tutti potrebbero trovare un posto per giocare e sue carte. Se però “andranno prese delle decisioni” e la rosa “andrà ristretta”, sempre citando il mister, andrà capito il loro destino. Al momento in bilico: se dovessero far parte dell’Atalanta per un’altra stagione, Gasperini si ritroverebbe un attacco stellare, ma forse persino eccessivamente abbondante.

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