Definito l’affare relativo al trasferimento in nerazzurro di El Bilal Touré, l’Atalanta torna a focalizzarsi sul campo. Sabato (29 luglio), sul palcoscenico del Vitality Stadium, la squadra di Gian Piero Gasperini affronta il Bournemouth in amichevole. Un avversario di livello, che gioca nella ricchissima Premier League e che lo scorso anno ha strappato la salvezza non senza qualche patema di troppo. Il confronto in terra britannica, oltre a fungere da contesto ideale per mettere ulteriore benzina nel serbatoio in vista del primo impegno ufficiale datato 20 agosto a casa del Sassuolo, sarà anche un’occasione buona per visionare da vicino colui che di recente sarebbe stato monitorato con massima attenzione proprio dall’Atalanta, ovvero Philip Billing, centrocampista danese classe 1996 sul quale si sarebbe registrato anche l’interesse del West Ham.
Chi è Billing, obiettivo dell’Atalanta: ruolo e carriera
Nato a Copenaghen, calcisticamente parlando muove i primi passi in patria passando dai settori giovanili di Jerne e Esbjerg, ma il 9 ottobre del 2013 – a 17 anni appena compiuti – è la chiamata dall’Inghilterra a ridisegnare il suo futuro. Nella fattispecie, il mittente è l’Huddersfield che gli schiude le porte della sua Academy. Pochi mesi più tardi, il 26 aprile 2014, arriva già l’esordio tra i professionisti nel match contro il Leicester, valevole per la penultima giornata della Championship. Entrato in pianta stabile nel giro della prima squadra a partire dalla stagione 2014/15, ha difeso i colori dei Terriers fino alla stagione 2018/19, ossia la seconda personale in Premier League, conquistata grazie alla promozione ottenuta ai playoff due anni prima.
Il suo importante contributo in quell’annata non basta per scongiurare lo spettro retrocessione, ma al di là degli obiettivi di squadra, per Billing è il momento ideale per compiere un importante salto. E così dopo sei stagioni e 91 gettoni ufficiali, il classe 1996 passa al Bournemouth, capace di aggiudicarsi il suo cartellino sborsando una cifra di poco superiore ai 16 milioni di euro. Un investimento di rilievo che lo proietta immediatamente al centro del progetto delle Cherries, come confermato dalle 34 presenze accumulate in Premier.
Quello della massima serie inglese è però un palcoscenico che i rossoneri abbandonano subito al culmine di un’annata complicatissima, macchiata dalla retrocessione in Championship. Ciò che, a conti fatti, ha tutti i connotati del deciso passo indietro, per Billing si rivela la vetrina ideale per dare nuova linfa al suo percorso. Come? Nasce tutto da un’evoluzione di matrice tattica: da interno di centrocampo – ovvero la sua collocazione naturale – il danese viene spesso e volentieri alzato sulla linea dei trequartisti e l’intuizione si rivela estremamente redditizia: 8 goal e 4 assist nell’annata 2020/21, e addirittura 10 reti e 10 assist nella successiva, quella che promuove il Bournemouth riproponendolo al primo piano del calcio inglese.
Una soluzione che trova terreno fertile anche in Premier, dove nell’ultimo campionato il centrocampista scandinavo ha messo a referto 7 goal, complessivamente decisivi nella corsa salvezza dei suoi. Oltre ad una spiccata sensibilità sotto porta, Billing è un centrocampista molto strutturato dal punto di vista fisico e che, come detto, ha dalla sua una spiccata versatilità che lo rendono in grado di ricoprire ogni ruolo all’interno del comparto mediano.
Caratteristiche che farebbero sicuramente comodo anche all’Atalanta che, pur godendo di una certa abbondanza di scelte nel pacchetto di mezzo, andrebbe – eventualmente – ad inserire un tassello che per peculiarità rappresenta una sorta di unicum all’interno dello scacchiere nerazzurro. E per Gasperini, alla luce di una stagione da triplo impegno e dai ritmi forsennati, un’ulteriore iniezione di forza, goal e duttilità farebbe sicuramente comodo e piacere.
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