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Bergamo

Rimborsi per il maltempo: “Foto fondamentali”. E i Fridays For Future: “Torniamo in piazza” fotogallery

I Comuni stanno chiamando a raccolta i cittadini e le attività produttive per segnalare le conseguenze del nubifragio che si è abbattuto il 24 e 25 luglio. Ecco la procedura

Bergamo. Coperture dei tetti divelte, cornicioni caduti, tegole rotte. I nubifragi degli ultimi giorni hanno lasciato una lunga scia di danni anche in provincia di Bergamo, e i Comuni stanno chiamando a raccolta i cittadini e le attività produttive per segnalare le conseguenze del maltempo che si è abbattuto il 24 e 25 luglio. Il fine è chiaro: provare a ottenere dei rimborsi, ma come si fa?

Prendiamo l’esempio del Comune di Casirate d’Adda, che ha pubblicato un avviso sul proprio sito. Entro le 12 del 27 luglio, “al fine di garantire l’invio delle schede di segnalazione danni a Regione Lombardia”, bisogna trasmettere all’indirizzo pec del Comune (in questo caso comune.casirate@halleycert.it, ndr) una relazione contenente: dati e recapiti del proprietario segnalante; descrizione esaustiva dei danni subiti, comprensiva di fotografie; quantificazione delle spese da sostenere o sostenute per le riparazioni.

“La raccolta dati – spiega l’amministrazione – consentirà di trasmettere a Regione Lombardia l’impatto del danno subito dal territorio e di verificare che ci siano le condizioni per richiedere lo stato d’emergenza con l’eventuale riconoscimento di un rimborso per i danni subiti”.

Non è una novità, ma è indicativo del periodo storico che stiamo attraversando: dal 2017 è in atto un trend di maggiore attività di catastrofi naturali e di perdite elevate che ha portato a un aumento dei tassi di riassicurazione. Nel report 2022 di Ania – associazione nazionale fra le imprese assicuratrici – la grandine riveste il 28,3% del rischio catastrofale delle polizze danni, l’alluvione il 23,1%. Nel solo 2022, il 100 % delle imprese medie e il 91% di quelle grandi nel 2022 ha esteso la polizza antincendio ad altri eventi naturali (grandine, vento forte, eccesso di pioggia o di neve). Grazie a un sondaggio Ipsos, gli assicuratori hanno anche analizzato le preoccupazioni maggiori dei cittadini. Del campione preso in considerazione (2.000 persone, di età compresa tra i 18 e i 64 anni di età), il 33% dichiara di essere molto preoccupato per i rischi ambientali, percentuale che sale al 40% per la generazione Z, ovvero quella dei 18-26enni.

E a proposito di giovani, tornano a farsi sentire anche i Fridays For Future. “Quattro nubifragi a Bergamo in meno di 24 ore – commentano sui social a proposito della recente ondata di maltempo -. Paesi isolati dalle frane, strade bloccate, alberi abbattuti e case scoperchiate. Aerei costretti ad atterraggi di emergenza per danni da grandine – elencano – Morti e feriti nel Nord Italia” e “lavoratori letteralmente morti di caldo. Nel frattempo la Grecia e la Sicilia bruciano e gli incendi sono fuori controllo. Tutto normale, vero? Non c’è assolutamente niente di cui preoccuparsi, giusto? Noi pensiamo di sì” e annunciano una nuova manifestazione: “Il 6 ottobre saremo di nuovo in piazza per gridare la nostra rabbia”.

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