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La mostra

Il viaggio nella storia dei trattori Same da Treviglio a Cuba e nel mondo fotogallery

L'esposizione “Il viaggio dei trattori Same Ariete a Cuba e nel mondo dal 1964 al 1973” organizzata al Museo Same

Treviglio. Un tuffo negli anni ’60 e ‘70 del secolo scorso per raccontare il viaggio del famoso trattore Ariete nel mondo, fermandosi in particolare a Cuba, dove vennero venduti ben 2.503 modelli su volere di Fidel Castro. Un viaggio nel passato reso possibile grazie alla mostra “Il viaggio dei trattori Same Ariete a Cuba e nel mondo dal 1964 al 1973”, organizzata dal Museo Same e dall’Archivio Storico SDF nell’ambito di “Archivissima” – il Festival degli Archivi dedicato alla valorizzazione dei maggiori archivi storici del nostro Paese.

È anche merito di Same se il “Plan Arroz” (il “Piano del Riso”) voluto dal Líder Maximo per ottenere mezzo milione di tonnellate di riso entro il 1971 ha avuto successo.

Raccontare il viaggio dell’Ariete nel Paese dell’America centrale e nel mondo non è stato facile. Come spiega il responsabile dell’archivio trevigliese Primo Ferrari: “È stato necessario un approfondito lavoro di ricerca all’interno dell’Archivio SDF per trovare i documenti relativi a quel periodo storico”.

Un’esposizione di tavole di disegno in scala 1:1, fotografie, dépliant pubblicitari, registri di produzione, onorificenze e persino alcuni house organ dell’epoca: il giornale aziendale di Same si chiamava “4RM”- 4 Ruote Motrici in onore del primo trattore industrializzato al mondo con quattro ruote motrici, l’innovazione tecnologica ad opera dei fratelli Francesco e Eugenio Cassani che ha rivoluzionato l’agricoltura, permettendo ai trattori di avere più potenza e poter lavorare su terreni con pendenze importanti.

Documenti preziosi che testimoniano non solo il successo dell’Ariete a Cuba, ma anche sui mercati internazionali: dal 1964 al 1973, infatti, sono stati venduti ben 7.752 Arieti trattori in 53 Paesi: oltre 3.000 in Italia, 500 in Venezuela, 458 in Francia, 166 nei Paesi Bassi e 162 in Australia, solo per citarne alcuni.

La mostra è visitabile gratuitamente (su appuntamento) fino al 28 luglio, da lunedì a venerdì, all’interno del museo di viale Cassani.

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