Clusone. Dopo il ritiro è tempo di bilanci. L’amichevole vinta contro il Locarno ha chiuso gli otto giorni clusonesi dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che proseguirà la stagione con base Zingonia e un paio di trasferte europee già fissate, contro Bournemouth (sabato 29 luglio) e Union Berlino (sabato 5 agosto).
“Sono state tre partite di allenamento”, ha esordito il tecnico in conferenza stampa, “hanno lavorato tutti, anche se in scaglioni diversi. Nessuno si è infortunato, solo Latte Lath ha avuto l‘altro giorno una piccola contrattura. Sono molto contento di come abbiamo lavorato fino ad ora”. Si sono visti anche i reduci da Euro Under 21: “Carnesecchi giocherà, Cambiaghi lo valuteremo, Okoli e Scalvini li conosciamo”.
Il bilancio sui nuovi acquisti: “Mi sembra presto per trarre giudizi, abbiamo fatto solo partitelle di allenamento. Sicuramente Kolasinac si è inserito subito, Adopo lo stiamo studiando, ma mi piace per atteggiamenti, ha forza fisica, Bakker è stato un investimento importante, forse è quello più in difficoltà dei tre al momento”.
Tra i più acclamati dai tifosi ovviamente, come sempre, c’è stato Luis Muriel: “Lui e Zapata tanti li danno per partenti, ma io faccio fatica a di privarmi facilmente di giocatori del genere, con la classe, la qualità e la forza che hanno. Se stanno molto bene fisicamente son ancora giocatori forti, non sono neanche così vecchi. Non vedo situazioni di giocatori che possano sostituirli. È facile dire che insieme han fatto 5 gol in un anno nella scorsa stagione, ma quando eravamo molto vicini alle big ne facevano 40. Il parametro è da individuare con quella loro versione, non con l’ultimo anno. Ho sempre la fiducia in loro, oltre la speranza e il rapporto solido che ci lega. È chiaro che spero di poterli rivedere a quei livelli, anche solo saltuariamente. È anche vero che i giocatori non sono macchine e il tempo passa, ma un tentativo bisogna farlo. Prima di privarci di loro ci dobbiamo pensare molto bene”.
Sul piede di partenza sembra invece essere Højlund, conteso tra Manchester United e Paris Saint-Germain: “Con Rasmus non ho parlato, io ho detto che starei all’Atalanta, ma a certe cifre non lo so… Io penso che qua stia molto bene. L’ambizione dei giocatori poi è un’altra cosa. Io ho un’altra età, posso permettermi di fare altre scelte di vita. I ragazzi hanno tante situazioni. Mi è sempre dispiaciuto vedere i grandi giocatori andar via. Spesso l’Atalanta ne vende uno per investire su più giocatori. La differenza grossa tra noi e le big è che difficilmente si dice no alle offerte molto importanti”.
“Abbiamo tanti giocatori che ciclicamente rivediamo nel settore giovanile. Davanti, come dico sempre, spero sempre di avere i Muriel, i Zapata, i Papu, gli Ilicic. I migliori. Tutte le squadre importanti si rinforzano in tutti i ruoli, ma la spesa più grande la fanno in attacco” prosegue Gasperini spostando il discorso sulla possibilità di innesti in avanti.
“Ho la sicurezza che posso ancora contare su un certo gruppo storico”, aggiunge, “che è quello che ci ha portato al 5° posto l’anno scorso. Ora si tratta di riuscire ad ampliarlo, perché abbiamo finito la scorsa stagione veramente con pochi giocatori. La società ha sicuramente quell’intenzione, si sta muovendo molto, anche se il mercato è stato un po’ bloccato finora”.
Un’altra questione spinosa riguarda soprattutto i portieri: Carnesecchi o Musso? “Quello che penso io è che non vada bene che siano loro i due portieri, perché entrambi meritano di giocare: Musso è molto forte, anche se non ha avuto una buona stagione, Carnesecchi è in crescita. Non so chi accetterebbe di fare il secondo all’altro. Faremo 50 partite, vero, ma se ne fan 25 a testa son scontenti entrambi. Ho sempre alternato i portieri, ma una gerarchia c’è sempre stata. Tutti e due ambiscono a voler giocar molto di più. Se il mercato non dà soluzioni, io guardo il campo, nient’altro. Ho rispetto di entrambi. Se non c’è altra soluzione che tenerli, ci vorrà intelligenza e testa per ragionare, altrimenti poi cominciano i casini”.
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