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Bergamo brescia capitale della cultura

Sarnico svela le sue ville e ricrea le atmosfere Liberty di inizio Novecento fotogallery

Osvaldo Ranica, presidente Fondazione della Comunità Bergamasca: “Un patrimonio straordinario che oggi diventa accessibile a tutti: questo è il vero spirito di Bergamo Brescia 2023”

Sarnico si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto dove rivivere le atmosfere dell’arte e della cultura Liberty. In occasione del progetto Sarnico e le Gemme del Liberty, in programma dal 21 al 30 luglio, nella cittadina sebina sarà possibile scoprire i gioielli architettonici dell’architetto Giuseppe Sommaruga, massimo interprete dell’Art Nouveau in Italia. E poi fare un viaggio nei primi anni del Novecento, tra arredi, pitture, fotografie, spettacoli, rievocazioni e concerti con musiche dell’epoca. Dopo aver conquistato la fama mondiale grazie ai Cantieri Riva e alla passerella di Christo, ora Sarnico vuole affermare la sua vocazione più vera, quella di capitale del Liberty, una vocazione per cui è stata candidata a Patrimonio dell’Unesco.
In occasione dell’iniziativa – inserita nel palinsesto ufficiale di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, e resa possibile grazie al supporto di Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana – si potranno visitare e ammirare da vicino le magnifiche ville, di solito chiuse al pubblico perché private. Scoprire i tesori che custodiscono al loro interno e godere dell’esclusiva vista del lago che regalano. Tutto questo accompagnati da una guida che ne racconterà gli aspetti stilistici, storici e sociali.

Osvaldo Ranica, presidente Fondazione della Comunità Bergamasca: “Sarnico è una cittadina incantevole, affacciata sul lago d’Iseo, sempre più meta di turismo nazionale e internazionale non solo per la bellezza della sua natura e del paesaggio ma anche per ricchezza del patrimonio culturale che custodisce. La Capitale Italiana della Cultura offre, oggi, qualcosa di davvero imperdibile: la possibilità di ammirare le ville Liberty di Sarnico, veri e propri gioielli dell’Art Nouveau. L’accessibilità della cultura a tutti: questo è il vero spirito di Bergamo Brescia 2023, che il progetto di ProLoco Sarnico così bene rappresenta”.

I tour – proposti in più orari, nelle giornate di sabato e domenica faranno visitare i cinque gioielli Liberty del Sommaruga: Villa Faccanoni, Villa Passeri, Villa Surre, l’asilo e il Mausoleo Faccanoni, lungo un percorso considerato il più poetico d’Italia. E sarà possibile ammirarli e conoscerli dalla prospettiva unica del lago pagaiando in kayak o navigando su una motonave.
In attesa di vedere e scoprire queste gemme dal vivo, conosciamole un po’.

Villa Faccanoni in via Veneto, fu la prima struttura a venire alla luce, nel 1907. Nata su una vecchia filanda, è probabilmente il capolavoro di Sommaruga. è immersa in uno splendido parco tutto linee curve, con un bellissimo affaccio sul lago, e ha forme originalissime ed eclettiche: balconcini circolari d’angolo, finestre diverse l’una dall’altra, facciate asimmetriche, elementi decorativi da scoprire a ogni angolo. Oggi il proprietario è un omonimo del suo antenato: Giuseppe Tobias Faccanoni. Poco lontano, c’è Villa Passeri (1907) realizzata da Sommaruga su incarico di Pietro Faccanoni sul terreno dove c’era una piccola filanda. Si possono ammirare la splendida facciata fronte lago con graffiti ornamentali, il balconcino centrale chiuso da una vetrata, la cancellata, le ringhiere, le grate per porte e finestre in ferro battuto dell’artista artigiano Alessandro Mazzucotelli e all’interno, perfettamente conservati, boiserie, mobili in pregiato teck di Cuba, affreschi, lampadari, tutti in stile decò. Nel 1943 la villa fu acquistata dal dottor Luigi Passeri che è l’attuale proprietario.
Salendo lungo via Predore, si arriva a Villa Surre, realizzata nel 1912 come abitazione di Luigi Faccanoni ed ora di proprietà del gruppo Tamoil. Un’architettura di rara eleganza e romanticismo che mischia elementi di ispirazione medievali con altri di matrice rinascimentale: la torre a loggia, il rivestimento in pietra bianca combinato con le architravi delle finestre in pietra grigia, le decorazioni sottogronda in cotto, le grotte artificiali, l’ingresso posteriore sottolineato da piccoli obelischi.
Tappa Liberty a Sarnico è anche Il Mausoleo, posto all’esterno del cimitero, in posizione dominante, costruito per la famiglia Faccanoni nel 1907. Una struttura grandiosa e monumentale, posta in posizione dominante, con terrazzamenti e scalinate, dal fascino cupo, a metà fra la piramide maya e la ziggurat babilonese. È costruito con pietre locali, lavorate per dare alla struttura un senso di potenza. A metà della scalinata destra si nota la firma con data del Sommaruga.
Da vedere, infine, l’asilo infantile Faccanoni, in piazza SS Redentore, datato tra il 1910 e il 1912. Oggi resta solo la facciata a testimoniare il progetto di Sommaruga: materiali di colore diverso da quello del rivestimento per sottolineare le aperture; la fascia floreale che corre sotto la gronda e lega le piccole finestre del secondo piano; la breve scalinata di accesso, che introduce ad un livello diverso da quello del viale.
Per completare la visita, consigliamo di fare tappa anche alle mostre.
Nella ex chiesetta Nigrignano è allestita la Collezione d’Arte della Manifattura Chini e nell’ex biblioteca di Piazza Freti un’esposizione di arredi, dipinti, sculture della Belle époque, entrambe curate da Sergio Radici. Passeggiando sul lungolago si incontra una mostra fotografica dedicata alle architetture e ai luoghi Liberty in Europa meno conosciuti.
I gioielli Liberty di Sarnico saranno visitabili anche a distanza, grazie a un video guida che la Proloco ha fatto realizzare e che sarà visibile sul suo sito internet.

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