Bergamo. L’approvazione del rendiconto della gestione del Comune di Bergamo relativo all’esercizio 2022, comprendente il conto del bilancio, il conto economico e lo stato patrimoniale accende la seduta del Consiglio Comunale. Prima della discussione, compito al vice sindaco Sergio Gandi l’esposizione dello stato dei fatti.
In soldoni, cresce la previsione delle entrate grazie alla tassa di soggiorno, complice l’incremento dei flussi turistici determinati anche dall’anno della Capitale, quella delle sanzioni (+ 1 milione, da 12.010.000 a 13.10.000), si registra il ritorno dei dividenti sulle partecipate, 94 sono i milioni in termini di investimenti sulla città, viene ridotto il disavanzo (-4 milioni e oltre contro i -6 dell’anno precedente) e gli unici ritocchi riguardano i servizi cimiteriali, ma per i non residenti, e le mense scolastiche.
Ma la discussione entra nel vivo con l’affondo di Alberto Ribolla sull’aumento dei fondi relativi al capitolo dei minori non accompagnati, decisione, secondo l’ex parlamentare della Lega, derivante dalla mal gestione del tema dell’immigrazione dal centrosinistra. Nel 2019, 112 bambini, una spesa totale di 1.085.764 euro, nel 2020 1.321.167, nel 2021 1.743.032 e nel 2022, 385, 4.875.388 euro. Con un incremento di 1,8 milioni a carico dell’amministrazione comunale.
Minori non accompagnati
“Dopo due mesi e mezzi siamo qui a discutere di un rendiconto che sarebbe dovuto essere presentato entro fine aprile – così il consigliere Ribolla -. Per quanto riguarda la Tari, il cui gettito è stato incrementato, parte dei fondi Covid potevano essere usati per i commercianti, soprattutto quelli di vicinato. Sui trasferimenti europei mi aspettavo qualcosa di più. Un aumento negativo è quello relativo alle multe, un dato che è sempre aumentato fino a 11 milioni e 300mila euro. La polizia locale deve essere utilizzata anche per la sicurezza e non solo per le sanzioni.
Sui minori stranieri non accompagnati, c’è un enorme incremento del gettito, anche nella spesa corrente. Siamo passati dal milione e mezzo del 2019 agli oltre quattro milioni del 2022: soldi che vengono tolti agli interventi per i nostri cittadini. Una scelta che è stata frutto delle politiche del centrosinistra che hanno portato necessariamente ad un aumento della presenza degli stranieri minori non accompagnati sul territorio”.
“Senza dimenticare gli incrementi, quasi doppi, per le spese telefoniche e quelle postali, per una Giunta che si è sempre fatta vanto di aver fatto della digitalizzazione uno dei suoi punti forti. Oltre alle misure di sicurezza previste che non sono stati realizzati”.
“L’impegno è stato anche quello di trasformare le risorse in attenzioni verso i più fragili – così il vice sindaco Sergio Gandi -. Sono orgoglioso e felice di come in questi anni abbiamo raggiunto tanti risultati, mantenendo sotto controllo la spesa, garantendo al contempo i servizi. Da padre pensare che qualcuno si occupi di qualcuno molto giovane che arriva sul nostro territorio mi consola e mi fa stare più tranquillo. Una parte dei 4 milioni investiti, risale a dopo l’insediamento del Governo Meloni, quindi le responsabilità sono da suddividere”.
“Credo che dobbiamo capire i dati e il contesto, e le persone che oggi si rivolgono a noi, alla complessità delle situazioni, e non solo quelle dei minori – così Marcella Messina, assessore ai Servizi Sociali -. L’obiettivo era costruire un sistema in grado di comunicare. Come? Con una sana programmazione, specie in tempo di emergenza, ci ha consentito di rispondere senza fare un debito fuori bilancio. E non è possibile né concepibile che il tema dei minori ricadano solo sul Comune capoluogo, è necessario che ci sia una redistribuzione anche sulla provincia. Servono risposte certe e maggiori risorse”.
E un commento sulla carta che il Governo distribuirà dal 24 luglio, “Dedicata a te”, una social card a sostegno del reddito alimentare: “Non discuto sulla distribuzione una tantum di un aiuto economico, piuttosto sui criteri sui quali si fonda, che a mio parere non sono corretti. Basti pensare che può essere percepita per nuclei composti da almeno tre persone con Isee sotto i 15mila euro. E gli anziani? E le famiglie con un solo genitore e un figlio? Non trovo che sia uno strumento corretto per come è stato concepito”.
Palestra di Santa Lucia e Castello di San Vigilio
Ma i nodi portati alla discussione fanno riferimento a tre ordini del giorni presentati ma non discussi per via degli assessori competenti ovvero alla possibilità di utilizzare un finanziamento preso dall’avanzo emergente nel rendiconto di bilancio, avanzo complessivo di oltre 95 milioni di euro e un avanzo libero di 6.728.000, per far fronte alla costruzione della nuova palestra nel quartiere di Santa Lucia, struttura da inserirsi nel contesto delle Piscine Italcementi, e a investirne una parte di avanzo libero per programmare un intervento urgente di riparazione delle strutture fatiscenti del Castello di San Vigilio, parte integrante del sistema bastionato riconosciuto dall’Unesco, con particolare attenzione alla casa del castellano dove una porzione di muro è pericolante ed è necessario il restauro delle facciate, il ripristino del tetto mancante e l’adeguamento e messa a norma degli impianti elettrici interni dell’edificio.
Sempre Lega, ma questa volta a marca Enrico Facoetti, l’ordine del giorno che chiede di utilizzare parte dell’avanzo di Bilancio per a favore dei residenti di Città Alta rispetto al Parking Fara, chiedendo alla società Bergamo Parcheggi di proporre un’ offerta in abbonamento più bassa ai proprietari e inquilini di città alta rispetto agli ipotizzati 1800-2000 euro annuali , facendosi carico di tale sconto, valutando anche l’erogazione, una tantum, sui prossimi abbonamenti di un congruo contributo, l’entità e l’accesso a tale contributo dovrà tenere conto degli importi che scaturiscono dall’Isee familiare.
Quartiere Santa Lucia, la palestra dentro l’Italcementi
La Lega porta la discussione sul tema dell’utilizzo dell’avanzo per la realizzazione della palestra del quartiere di Santa Lucia, fortemente richiesta dall’istituto scolastico, non sul territorio, come, racconta Luisa Pecce, dimostrano le firme raccolte, quando all’interno degli spazi della Piscina Italcementi.
“Al posto di un inserimento di una nuova struttura polifunzionale per il tempo libero per una superficie di 275 metri quadrati – così Pecce -, si propose la realizzazione nel campo di Marte di una palestra con una superficie di 3mila metri quadri da destinare al comprensorio scolastico dell’istituto Santa Lucia e allo svolgimento di attività sportive. Infatti da molti anni l’Istituto comprensivo aveva evidenziato la necessità di questa struttura che, al di là dell’uso sportivo, avrebbe potuto avere altre funzionalità a favore della scuola stessa e del quartiere. Al momento attuale ancora la progettazione non è completata ma lo studio preliminare è in corso e per questo è stato un previsto uno stanziamento di 600mila euro e da tempo i residenti si sono attivati per sottolineare le loro perplessità circa la localizzazione della palestra, ritenuta troppo invadente ed impattante ed hanno avviato una raccolta firme mentre l’istituto comprensivo Santa Lucia ne rimarca la necessità”.
La Lega prospetta dunque l’ipotesi di coprire i costi per la costruzione di una nuova palestra nel Centro Sportivo Italcementi con un rapporto tra pubblico-privato all’interno del quale il Comune potrebbe contribuire con un versamento iniziale con risorse proprie con la finalità di equilibrare il piano economico finanziario del soggetto privato che andrà a gestire il compendio Italcementi ivi compreso la nuova palestra convenzionata con le scuole e con il quartiere.
La replica dell’assessore Loredana Poli: “Tre i motivi per respingere l’ordine del giorno presentato dalla consigliera. In primis nella riunione di maggio è stato chiaro che i non tutti i cittadini sono contrari, ma solo alcuni. La scuola statale chiede da tempo una palestra con certe caratteristiche, ribadite più volte, per completare anche un ciclo di attività preziose per il percorso dei ragazzi. Il secondo tema è quantitativo: abbiamo un’area verde di 7865 metri quadri, compreso il parco. Il progetto prevede di costruire la palestra, depavimentando e ricostruendo la parte verde. Non in ultimo, costruire la struttura dall’altra parte della strada comporterebbe la pavimentazione di un’area verde, mangiandosela. E interrarla non sarebbe una scelta salubre”.
Castello di San Vigilio
“Questi 200mila euro per la sistemazione del Castello devono per forza essere trovati – così Luisa Pecce -. Servono risorse immediate per non lasciar crollare il muro pericolante della casa del castellano, il restauro delle facciate, del tetto e l’adeguamento degli impianti interni all’edificio. Queste opere non sono più rimandabili perché il degrado erode la conservazione e il monumento viene cancellato rapidamente dalla storia della nostra città. Esiste una responsabilità morale verso la città e verso l’Unesco ma ne esiste anche una amministrativa nel caso di crolli di un bene patrimoniale tanto più quando questo è di una importanza storica riconosciuta dal mondo. Non dimentichiamo poi i problemi di sicurezza”.
“A prevedere l’intervento con la necessaria celerità, anche per non incorrere in richiami da parte dell’Unesco per cattiva manutenzione e incuria del sistema bastionato delle Mura veneziane. A reperire i fondi necessari per la sistemazione utilizzando una parte di avanzo libero dato che il rendiconto di bilancio2022 presenta un avanzo complessivo di oltre 95 milioni di euro e un avanzo libero di 6.728.000”.
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