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“Philosophical Knowledge”: l’UniBg lancia la prima magistrale di Filosofia in inglese in Italia fotogallery

La nuova laurea è un progetto interuniversitario che coinvolge l'Università di Bergamo, l'Università di Pavia e lo Iuss di Pavia con un obiettivo: mettere al servizio delle imprese la forza del pensiero filosofico

Bergamo. “I filosofi non sono solo pensatori, ma risolvono i problemi con strumenti nuovi”. Le sfide sempre più complesse del mondo globale necessitano dei famosi problem solver. Le aziende lo sanno, e hanno fame più di teste che di mani. Con questi presupposti nasce “Philosophical Knowledge: Foundations, Methods, Applications”, il primo corso di laurea magistrale in Scienze Filosofiche interamente in inglese di tutta Italia. Ma la lingua di erogazione non è l’unica peculiarità del percorso di studi, perché la laurea in Philosophical Knowledge è un progetto interuniversitario, e più precisamente a tre mani. Presentata all’Università di Bergamo martedì 11 luglio, la nuova magistrale infatti coinvolge anche l’Università di Pavia e lo Iuss di Pavia (Istituto Universitario di Studi Superiori).

Una sfida impegnativa ma che rilancia l’Università come istituzione sempre al passo con l’innovazione. “È un corso che ha notevoli peculiarità e originalità per l’UniBg, per noi rappresenta l’opportunità di mettere a fattor comune le tre parole chiave che lo caratterizzano: interdisciplinarietà, internazionalità e aderenza alle imprese del territorio” spiega il Rettore Sergio Cavalieri, che parla di scommessa. La prima è quella di mettere insieme conoscenze e competenze di vari Dipartimenti – da quello di Lettere a quello di Ingegneria, da Scienze Aziendali a Economia. La seconda è sviluppare l’internazionalità attirando sempre più studenti stranieri. L’ultima avvicinare Università e mondo delle imprese. “Il cocktail è quello giusto – aggiunge il Rettore -, l’auspicio è dare vita a figure professionali che possano essere comprese dalle aziende”.

L’obiettivo dichiarato dai tre atenei è proprio questo: mettere al servizio delle imprese la forza del pensiero filosofico. E per farlo utilizzeranno una didattica sperimentale ma di qualità. Le lezioni si svolgeranno infatti a Bergamo per il primo semestre e a Pavia per il secondo, prevedendo anche un sistema di frequenza a distanza ma controllato (fino a un terzo delle ore previste dai corsi). Saranno proprio i corsi l’anima della nuova magistrale: insegnamenti “agili”, costituiti da un massimo di 36 ore di lezione, che spazieranno dall’etica alla filosofia della logica e della matematica, dalla metafisica all’ontologia, dalla robotica all’intelligenza artificiale. Una formazione completa, e con alcuni tra i professori del settore più rinomati al mondo, provenienti da istituti come le università di Cambridge e la Columbia di New York ma anche di Zurigo e Friburgo.

UniBg lancia la prima magistrale di Filosofia in inglese in Italia

“Pensare per agire” è il concetto che riassume il senso della magistrale: ai filosofi il compito di guidare l’innovazione nel mondo dell’impresa e nell’ambito di una società ormai definita 5.0. “L’Università di Pavia è contenta di cominciare questa esperienza perché è di grande valore – racconta il Rettore Francesco Svelto. Un laureato in filosofia ha una grande capacità analitica e di pensiero laterale. Per questo vogliamo creare un legame strutturale fra il pensiero filosofico e le sfide sociali”. Una sfida che chiama in causa il ruolo delle istituzioni universitarie come spiega il collega dello Iuss di Pavia Riccardo Pietrabissa: “Stiamo assistendo a un passaggio epocale nel ruolo delle Università nel mondo. Il vero tema oggi non è più fornire informazioni agli studenti, ma di dare loro i criteri per scartare quelle che non sono buone. In questo ruolo educatore nuovo stiamo cercando di creare nuove forme di professionalità, con una chiave di lettura nuova, fuori dagli schemi”.

Dello stesso avviso è anche chi l’impresa la conosce bene. Come Andrea Delogu, vicedirettore generale e coordinatore dell’Informazione in Mediaset, laureato proprio in Filosofia. “Io la considero La laurea utile, con l’articolo determinativo, e non una laurea utile, e adatta a tutte le età. Ho iniziato Filosofia a 42 anni, quando già ero dirigente d’azienda e mi è servita per riordinare le idee, per dare razionalità alle mie competenze oltre che per una ragione personale di colmare la mia mancanza di fede. La filosofia aiuta la psiche – aggiunge Delogu -, fa sentire bene e aiuta a far star meglio al lavoro. Ed è una laurea ben valutata in diversi campi, dal marketing alla comunicazione”.

UniBg lancia la prima magistrale di Filosofia in inglese in Italia

Laureato in Filosofia è anche Marco Donadoni, presidente e amministratore delegato di H-Servizi. “Le nostre aziende sono piene zeppe di competenze qualificate, laureati in ingegneria, economia e commercio e giurisprudenza, quello che molto spesso manca è il dialogo, quello autentico legato all’etimologia del termine, argomentazione e non retorica. Grazie alla logica si può superare la contrapposizione, con la consapevolezza che non esiste quasi mai una sola ragione e un solo torto, ma ne esistono una moltitudine”. E in questo, chi meglio di un filosofo può contribuire a un dialogo proficuo e ricco di soluzioni originali.

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