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A osio sopra

Bimbi ustionati all’asilo, i genitori si oppongono all’archiviazione del parroco: “Ha avuto un ruolo centrale”

Il legale delle famiglie: "Don Luca Guerinoni era coinvolto nella gestione della scuola materna e sapeva dell'attività di orienteering"

Osio Sopra. Inizia con un rinvio il capitolo giudiziario legato alla vicenda dei bambini ustionati all’asilo San Zeno di Osio Sopra durante un’attività di orienteering.

I genitori di Alessandro Bonansinga e quelli di Elisa Prandi, i due piccoli maggiormente colpiti dal ritorno di fiamma del braciere allestito in giardino per arrostire i marshmellows, entrano in tribunale mano nella mano. Accompagnati dal loro avvocato, Danilo Delia, salgono al secondo piano, dove si tiene l’udienza preliminare relativa all’archiviazione della posizione di don Luca Guerinoni.

Loro si sono opposti, vogliono che anche il prete, legale rappresentante della scuola materna, affronti l’udienza preliminare insieme a Roberto Tornicelli, il papà che materialmente ha spruzzato il bioetanolo sul braciere, alla maestra della sezione blu Monica Valsecchi e alla coordinatrice Simonetta Nava.

“Riteniamo che la posizione di don Luca Guerinoni vada ulteriormente investigata – dichiara il legale -. Secondo noi ha avuto un ruolo centrale in questa vicenda. Era coinvolto nella gestione della struttura, quel giorno non c’era ma passava quotidianamente ed era a conoscenza dell’attività di orienteering, dato che era calendarizzata e si teneva tutti gli anni”.

Rispetto all’accensione del braciere il legale aggiunge: “Due persone, una delle quali interne alla materna, hanno dichiarato che il 30 maggio 2022 non era la prima volta che veniva acceso un fuoco all’interno della scuola”.

Per un difetto di notifica l’udienza di venerdì, nel corso della quale il giudice delle udienze preliminari avrebbe dovuto decidere se accogliere o meno la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero rispetto alla posizione del prete, è stata rimandata al 20 ottobre.

Intanto il 19 settembre, sempre davanti al gup, si terrà l’udienza per gli altri tre indagati, che potranno scegliere di farsi giudicare con rito alternativo ottenendo così uno sconto di un terzo della pena, oppure se farsi rinviare a giudizio e affrontare il processo.

Paolo Prandi e Angela Perico, papà e mamma di Elisa, e Alfonso Bonansinga e Sabrina Ciulla, genitori di Alessandro, presenzieranno ad ogni udienza. Elisa, che in quel terribile incidente è rimasta ustionata sull’85% del corpo ed ha trascorso 10 mesi in ospedale, a settembre sarà sottoposta ad un nuovo ricovero per una delicata operazione al collo. L’estate i due piccoli, che ora hanno 5 anni, dovranno trascorrerla con indosso delle bende elastocompressive 24 ore al giorno. La bambina deve indossare anche una maschera sul viso per proteggere e appiattire le cicatrici. Non possono esporsi al sole, giocare come gli altri bimbi, fare un castello di sabbia sulla spiaggia, imparare ad andare in bicicletta.

Le loro famiglie sono determinate ad avere giustizia per i loro figli. Lo raccontano le mamme sulle due pagine Instagram che aggiornano costantemente, “La forza di Elisa” e “Diario di una mamma”.

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