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La polemica

Alleanza Verdi Sinistra Italiana: “Nel flash mob tutta la mancanza della crescita culturale della destra”

Non si calmano le acque dopo la celebrazione voluta da Gioventù Nazionale: "Riguardo poi a eventuali proposte di Fratelli d'Italia al consiglio comunale la consigliera Ruzzini non vede l'ora di votare contro e rispedirle al mittente"

Bergamo. Non si placa la polemica scatenata con il flash mob voluto e organizzato da Gioventù Nazionale per celebrare la figura di Antonio Locatelli: continua infatti il botta e risposta a mezzo stampa tra la fronda della linea verde di Fratelli d’Italia e Alleanza Verdi Sinistra Italiana che risponde all’ultima provocazione, in cui appunto i firmatari del comunicato Devis Dori, Oriana Ruzzini e Alfredo di Sirio venivano invitati, per così dire, a studiare di più la storia di Bergamo. Ecco la pronta risposta degli stessi:

“La replica stizzita al nostro comunicato mostra come Gioventù Nazionale sia infastidita da una Bergamo antifascista che si oppone alla propaganda delle destre, secondo cui il fascismo abbia fatto cose buone e il colonialismo italiano abbia non depredato e ucciso ma addirittura civilizzato.
Il fatto che nel 2023 la destra di governo senta il bisogno di celebrare come eroi personaggi dichiaratamente fascisti dà la misura della mancanza di crescita culturale e di coscienza da parte di chi oggi si propone di rappresentare la comunità nelle istituzioni.
Antonio Locatelli, deputato fascista dal 1924 al 1928, partecipò con determinazione alla guerra fascista di aggressione dell’Etiopia vantandosi delle proprie violenze commesse a danno di popolazioni innocenti. Con l’indole violenta manifestata attraverso pestaggi e azioni squadriste già durante i primi anni 20, aderì al fascismo prontamente e confermò l’adesione anche dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti nel giugno del 1924.
Noi continueremo ad essere saldi nei valori quanto più distanti da quelli di Antonio Locatelli e concordiamo con le tante associazioni che invitano a leggere la figura di Locatelli per quello che è stato, e per quello che ancora per pochi nostalgici rappresenta.
Ci permettiamo di citare Salvo Parigi, partigiano, già assessore del Comune di Bergamo e presidente  dell’Anpi provinciale fino al 2016: “Che cosa di Antonio Locatelli possiamo ricordare ai nostri figli? La dedizione alla Patria? Sì, ma che questa non sia oppressione delle Patrie d’altri uomini. Il coraggio? Sì, ma che questo non significhi schiavitù e sterminio d’altri uomini. La capacità e l’intelligenza? Sì, ma che queste non siano poste al servizio di chi nega libertà e giustizia al popolo”.
Riguardo le eventuali proposte di Fratelli d’Italia al consiglio comunale la consigliera Ruzzini non vede l’ora di votare contro e rispedirle al mittente.
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