Dalmine. Verrà interrogato martedì 4 luglio il 26enne accusato di violenza sessuale nei confronti di un’anziana di 78 anni, aggredita lo scorso gennaio per strada, a Dalmine.
Sabato i carabinieri di Treviglio lo hanno rintracciato e gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari.
Il giovane, assistito dall’avvocato Nicola Stocco, potrà spiegare la sua versione dei fatti o di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande.
I carabinieri della stazione di Dalmine hanno lavorato a lungo per risalire al presunto colpevole dell’aggressione all’anziana. Nel punto in cui la donna ha subito la violenza non c’erano telecamere di sorveglianza, quindi il fatto non è stato ripreso.
I militari hanno ricostruito però tutto il tragitto compiuto quella mattina dalla 78enne ed hanno visionato le immagini delle telecamere lungo il percorso, scoprendo che un individuo la seguiva. A quel punto, considerato anche il fatto che a quell’ora non c’era molta gente in giro per le strade, lo hanno individuato: si tratta di un giovane sudamericano residente a Dalmine, operaio in una falegnameria.
I carabinieri hanno quindi perquisito il suo appartamento e gli hanno prelevato un campione di saliva per estrarre il Dna e confrontarlo con quello trovato sugli indumenti e sul corpo dell’anziana aggredita. Non appena il Ris ha comunicato i risultati, e appurato che le tracce corrispondevano, il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto l’ordinanza di custodia, notificata al 26enne sabato 1 luglio.
Per lui si sono aperte le porte del carcere di via Gleno.
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