Ranzanico. Sono ancora in corso le ricerche del 32enne disperso nel lago d’Endine dal pomeriggio del 2 luglio.
I vigili del fuoco hanno lavorato intensamente per tutto il pomeriggio e la sera di domenica, senza esito.
Hanno scandagliato il lago con la squadra Saf, speleo-alpino fluviale, giunta sul posto con un gommone, e con i sommozzatori arrivati da Milano. Presenti anche i vigili del fuoco volontari di Lovere e i carabinieri di Casazza. Verso le 20 il personale si è dato il cambio e le ricerche sono proseguite finché la luce lo ha consentito.
Lunedì mattina i sommozzatori si sono messi di nuovo al lavoro coadiuvati dall’unità di comando avanzato. Presente anche una squadra da Lovere con un’imbarcazione di supporto. Si stanno ora battendo i fondali limacciosi del lago: non si esclude che il disperso possa essere rimasto incastrato sul fondo del bacino idrico.
Orlando Gonzales Puma, muratore residente a Bergamo, aveva trascorso la domenica al lago insieme alla compagna, alla figlia 17enne di lei e ad un amico di Albino. I quattro avevano noleggiato un pedalò e si erano spinti al largo. La giovane si è tuffata, la madre e Orlando l’hanno seguita. Vedendo che la giovane iniziava a stancarsi, il 32enne è tornato verso il pedalò per afferrare il salvagente e portarglielo. Una volta consegnato, l’uomo ha cercato di raggiungere a nuoto all’imbarcazione che però, essendoci vento, continuava ad allontanarsi con a bordo l’amico della famiglia. Era quasi arrivato quando si è girato verso la ragazza gridando qualcosa nella sua direzione. Poi è finito sott’acqua e non è più riemerso.
La giovane è riuscita ad arrivare al pedalò grazie al salvagente, insieme all’amico hanno aiutato la mamma a risalire a bordo e si sono messi tutti ad urlare per richiamare l’attenzione dei bagnanti, dato che Orlando era sparito. Nessuno li sentiva, così hanno chiamato il 112.
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