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Mobilità

Bergamo più a misura di bici: mappa interattiva e 30 totem informativi per le vie della città

La segnaletica stradale per la ciclabilità arriva anche nel quartiere di San Paolo. Il consigliere Simone Paganoni: "Lo sviluppo sostenibile è un processo che ci permette di migliorare le nostre condizioni di vita"

Bergamo. Segnaletica stradale dedicata alla ciclabilità, totem e anche una mappa interattiva: Bergamo corre veloce sulle due ruote, dimostrandosi una città sempre più attenta anche a chi fa della bicicletta il mezzo più idoneo e confacente ai suoi spostamenti lungo le vie del centro e nei quartieri. Lo dimostra l’oltre centinaio di cartelli affissi nelle varie zone urbane, ciascuna indicata e identificata con una lettera dell’alfabeto, con tanto di indicazioni di distanze percorribili dal punto di partenza fino a quello di arrivo desiderato.

E anche il quartiere San Paolo ha i suoi cartelli con i relativi nomi ai percorsi ciclabili e alla zona è stata attribuita la lettera A. Sono ormai oltre un centinaio le segnaletiche presenti che appartengono al mondo della ciclabilità. E, come è stato ad esempio per Borgo Palazzo o per il centro, ora anche San Paolo, per il tratto di pista ciclabile di via Coghetti, fronte sede Protezione Civile e Polizia Locale, è avvenuta la stessa cosa. Così, la città di Bergamo si rende sempre più accogliente anche per chi usa le due ruote.

“Sono passati esattamente tre anni, era il giugno del 2020 – racconta Simone Paganoni, consigliere di maggioranza in Comune a Bergamo per Patto Civico -, da quando presentai in Consiglio Comunale, come primo firmatario, la richiesta di istituire “BERGAMO ZONA 30”, un’iniziativa concreta, in linea con le strategie già contenute nel PUMS, per rendere il Comune di Bergamo una delle prime città italiane con un intero centro urbano sostenibile. L’impegno, votato a maggioranza, prevedeva che, in occasione delle opere di manutenzione e rifacimento delle strade venisse prevista la realizzazione di ogni segnale, manufatto o strumento utile per indurre i guidatori a ridurre la velocità dei veicoli, fino a portarla a 30 km/orari e ad ampliare e qualificare gli spazi architettonici pedonali e di socialità. Ed è proprio in questa ottica che, da pochi giorni, sono iniziati i lavori, nel quartiere di San Paolo. Un progetto che prevede spazi di socialità (la piazza davanti alla scuola Savoia), sensi unici, rialzi agli incroci e restringimenti di carreggiata.
Come evidenziato dai dati Istat, la ragione prima dell’incidentalità stradale è rappresentata dall’eccesso di velocità dei veicoli a motore. Da questi dati emerge un quadro generale della pericolosità dell’ambiente stradale in città: le strade sono uno spazio a rischio di una forma di incidentalità, che, tra l’altro, è iniquamente selettiva, nel senso che colpisce maggiormente proprio i soggetti più deboli quali i bambini e gli anziani. L’istituzione di “BERGAMO ZONA 30” comporta quindi un aumento della sicurezza stradale perché la riduzione della velocità riduce in maniera più che proporzionale lo spazio di arresto e aumenta il raggio del cono visivo di chi conduce il veicolo. La strategia delle Zone 30 persegue l’obiettivo primario della sicurezza dello spazio della mobilità negli ambiti residenziali urbani, una maggior multifunzionalità (la strada non solo ad uso pressoché esclusivo della automobili ma anche per la crescente micro mobilità sostenibile: biciclette, biciclette elettriche, monopattini, segway), una maggiore ecosostenibilità (minori consumi di carburante e minore inquinamento, minore rumore e maggiore tranquillità) e lo scoraggiamento dei flussi automobilistici di attraversamento. Lo sviluppo sostenibile è un processo che ci permette di migliorare le nostre condizioni di vita senza distruggere o danneggiare irrimediabilmente le risorse per chi verrà dopo di noi”.
Generico giugno 2023
I cartelli affissi lungo le ciclabili di San Paolo si inseriscono così in un discorso più ampio che porta la città a garantire una ciclabilità urbana che segue la rete del Biciplan. “Ogni zona di Bergamo è contrassegnata da una lettera – spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni -, e i suoi cartelli indicano le distanze da alcuni luoghi sensibili. Il design della segnaletica non appartiene al codice della strada ma è specifico per il nostro territorio. Si tratta di strumenti di viabilità importanti per chi fa delle due ruote il suo mezzo, non solo i turisti, ma anche i ciclisti in generale perché consente loro, dopo un test che abbiamo eseguito, nella primavera scorsa, in prima persona noi dell’amministrazione comunale insieme ai tecnici di Atb, di trovare percorsi adatti, integrati e più idonei per raggiungere le mete prefissate”.
Al vaglio, oggi, ci sono anche la mappa interattiva e i totem: “Per dare un’idea di continuità, stiamo progettando una mappa interattiva che potrà essere anche stampata e che consentirà a chi utilizza le due ruote di individuare gli itinerari a seconda anche del quartiere nel quale si trova. Oltre a 30 totem che dovrebbero essere pronti per settembre, ciascuno dell’altezza di circa un metro e mezzo, che verranno affissi in diversi luoghi della città, soprattutto nelle zone degli incroci della ciclabilità e che riporteranno linee e colori, con lo scopo di fornire informazioni”.
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