Camerata Cornello. L’allarme lo lancia Italia Nostra, associazione che si batte per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale del Paese. “Il gioiello del borgo di Cornello dei Tasso, conservatosi negli anni e giunto ad oggi mantenendo le proprie caratteristiche morfologiche, storiche e architettoniche, a misura d’uomo e in armonia con il paesaggio anche grazie all’uso dei materiali sapientemente lavorati e reperiti sul posto – osserva in una lettera la presidente locale dell’associazione, Paola Morganti – rischia di essere compromesso da un recente progetto di sistemazione di cui la nostra associazione è venuta a conoscenza”.
Il progetto, spiega l’associazione, ha un fine in realtà nobile. “Vuole adeguare il borgo ad una maggiore fruibilità da parte di persone con difficoltà motorie, ma riteniamo prioritario mantenere l’assoluta peculiarità del luogo, noto nel mondo per essere il paese natale della famiglia Tasso. È necessario, a nostro avviso, compiere scelte in linea con le caratteristiche dei materiali e della storia di Cornello dei Tasso”.
Italia Nostra definisce “incongruente la scelta della Pietra di Luserna per sostituire, seppur parzialmente, la pavimentazione lungo il percorso della storica via porticata e la decisione di pavimentare alcuni tratti nelle aree attualmente a prato così ben inserite nel contesto montano”. Il rischio? “È quello di modificare drasticamente non solo la percezione che si è consolidata e mantenuta nel tempo, ma la stessa testimonianza storica. L’immagine scattata all’inizio della strada porticata (pubblicata in copertina, ndr) che pensiamo essere il campionamento di ciò che si vorrebbe fare, è eloquente di come verrebbe stravolta l’antica via Mercatorum: decisamente e assolutamente inaccettabile!”.
Resta aperto un interrogativo: come favorire una maggiore accessibilità senza stravolgere l’identità del borgo? “Si potrebbe pensare a predisporre carrozzine elettriche realizzate per il fuori strada o a una soluzione funzionale, reversibile e assai meno costosa come la semplice posa di una passatoia di legno sopra l’attuale pavimentazione – suggerisce Italia Nostra -. Dalla documentazione in nostro possesso, sembrano inoltre previsti l’inserimento di una piattaforma elevatrice e volumi di collegamento in sopraelevato tra l’attuale museo della posta e quello di futura apertura, snaturando proporzioni architettoniche e creando impatti visivi a discapito della percezione della chiesa e del suo sagrato a verde”.
L’associazione, tra le altre cose, dice di avere visionato il disegno di una nuova passerella sopraelevata tra i due musei. “Seppur finalizzata a facilitare gli accessi tra i piani alti a visitatori con difficoltà motorie, contrasta palesemente con lo stile del borgo. Discutibile anche il massiccio sistema di illuminazione che, ci domandiamo, se tenga conto della legge regionale di contrasto all’inquinamento luminoso ed anche rispetto alla delicatezza del luogo che ha un suo fascino proprio nel mantenimento dei chiaro-scuri e nella percezione della pietra nei suoi cambiamenti tra il giorno e la notte. Ci sembra che si rischi un eccesso sia nella quantità dei punti, sia nella loro intensità e tonalità di illuminazione, nonché nella tipologia dei corpi illuminanti”.
La lettera termina con un appello: “Confidiamo in una revisione più consapevole da parte dell’Amministrazione Comunale e in una attenta valutazione da parte della Soprintendenza di un progetto di indubbio impatto conservativo e paesaggistico”. Il sindaco di Camerata Cornello, Andrea Locatelli, per ora non ha replicato alle osservazioni.
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