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Bergamo

Gru in azione alla Cascina Ponchia: partiti i lavori per la riqualificazione, dureranno 14 mesi

Lo stabile, sito nel cuore di Monterosso, vivrà una seconda vita grazie alla creazione di uno spazio di co-housing per persone con disturbi dello spettro autistico

Bergamo. Gru in azione alla Cascina Ponchia. Sono infatti partiti i lavori di riqualificazione dello stabile che, sito nel cuore di Monterosso, vivrà una seconda vita grazie alla creazione di uno spazio di co-housing per persone con disturbi dello spettro autistico oltre che aperto al quartiere proprio all’interno della cascina di proprietà del Comune di Bergamo. L’amministrazione aveva annunciato la volontà di avviare un progetto di alto valore sociale negli spazi della cascina, ritornata nelle disponibilità dopo alcuni anni di occupazione abusiva. Il progetto di ristrutturazione parte da molto lontano e durerà 14 mesi. Già nel 2013 la Giunta Tentorio aveva tentato un bando per destinarla ad un progetto di housing sociale, insieme ad un altro edificio di proprietà comunale come Il Principe Di Napoli di via Pignolo, andato però deserto.

Da qui la decisione di metterlo in vendita, che aveva portato poi all’occupazione abusiva da parte di alcuni gruppi di persone contrari alla sua alienazione. Con la Giunta Gori l’edificio è stato tolto dalla vendita, iniziando un lungo percorso per individuare la proposta migliore  ed economicamente più sostenibile per la sua valorizzazione.

 

cascina ponchia

 

Sono stati diversi i tentativi che hanno visto nel tempo il coinvolgimento prima della Fondazione Casa Amica e poi della cooperativa Ruah, senza riuscire a trovare però la formula più indicata. La soluzione è arrivata finalmente l’anno scorso, dopo un proficuo e positivo confronto con la rete di quartiere, con la decisione di destinare il contributo aggiuntivo, oltre agli oneri dovuti dell’intervento urbanistico della ex sede Italcementi di via Camozzi promosso dal Gruppo Ferretti, di ben 1,7 milioni di euro, diventati 2 in fase di progetto esecutivo, interamente a carico del privato, alla riqualificazione della Cascina.

 

cascina ponchia

 

Il cantiere punta infatti alla riqualificazione di più di 700 mq di superficie interamente di proprietà comunale con spazi aperti al quartiere al piano terra, nella quale si andranno ad insediare laboratori, sale riunioni, mensa, mentre al piano primo e secondo si realizzeranno 7 appartamenti destinati ad ospitare la “Comunità Alloggio” quale Unità d’Offerta Sociale residenziale rivolta ad un target composto da 12 persone di età compresa tra 25 e 45 anni, con problemi dello spettro autistico, residenti nei Comuni dell’Ambito territoriale 1 di Bergamo, con priorità ai residenti nel Comune di Bergamo.

Il piano ha come obiettivo quello di favorire il raggiungimento di un maggior grado di indipendenza delle persone con disabilità nella gestione di sé, delle azioni della vita quotidiana, nei diversi aspetti delle attività occupazionali o lavorative, ponendo i presupposti per una “vita indipendente”.

 

cascina ponchia

 

Il comune intende così dare anche una risposta, oggi mancante, ad un evidente bisogno che emerge dall’analisi dei dati diagnostici raccolti e pubblicati delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali e dalle Agenzie di Tutela della Salute del territorio, dati da cui risulta la mancanza nella città di Bergamo e nel territorio circostante di strutture residenziali per l’accoglienza di persone adulte con autismo, a fronte di un numero importante di minori in età 6-18 anni che a breve entreranno nel novero degli adulti e per i quali occorre prevedere specifici interventi a fronte del progressivo invecchiamento dei genitori, e un costante aumento dei minori con diagnosi dello spettro autistico a livello provinciale.

 

cascina ponchia

 

“Dopo la scelta di togliere questo edificio dal piano della alienazione e dopo un lungo lavoro durato anni per trovare i fondi necessari alla sua sistemazione, siamo arrivati finalmente a dare avvio al cantiere – commenta l’Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Valesini – Un impegno che ci eravamo presi anche nei confronti del quartiere di Monterosso che da tempo lo attendeva e che consentirà di riqualificare un bel edificio pubblico conferendogli una destinazione sociale aperta nello stesso tempo anche alla collettività”.

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