Calcinate. La tragedia si è consumata in un istante nel tardo pomeriggio di mercoledì (14 giugno): Carlo Gritti, 54enne di Calcinate, ha perso la vita urtato dalla sponda di un camion, sganciatasi in seguito alla collisione accidentale con un altro mezzo pesante, che l’ha colpito violentemente alla testa.
Questa la dinamica ricostruita dai tecnici dell’Ats intervenuti immediatamente all’interno della Cava Santo Stefano, in via Monte Misma a Calcinate: non erano ancora le 18 quando al numero unico d’emergenza 112 è arrivata la richiesta di soccorso, che ha attivato anche i mezzi sanitari (un’ambulanza e un’automedica) e i carabinieri della compagnia di Bergamo.
Il personale medico, una volta arrivato sul posto, non ha però potuto far altro che constatare il decesso: troppo grave e profonda la ferita causata dall’impatto, per Gritti non c’è stato nulla da fare.
Dipendente della Milesi Sergio, ditta per la quale era tornato a lavorare da qualche tempo dopo una parentesi all’Italtrans, Gritti è ricordato dagli amici come un gran lavoratore: un uomo onesto, simpatico e brillante, sempre pronto a divertirsi con gli amici.
Gli stessi che lo attendevano proprio nella serata di mercoledì, per una pizza in compagnia, e che invece si sono ritrovati a commentare, increduli, la notizia della sua morte.
Il tifo per l’Atalanta, la passione per le moto: Carlo Gritti sapeva come farsi voler bene. Nel suo passato un matrimonio dal quale non ha avuto figli e poi un divorzio.
Dopo l’incidente e i rilievi del caso, la sua salma è stata composta nella casa del commiato di Trescore. Lascia nel dolore la madre, il fratello Oscar e le sorelle Grazia e Denise.
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