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Venerdì 9 giugno

Al workshop sulla sostenibilità si riflette su transazione ecologica e digitale

Organizzato dal dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate dell’Università degli studi di Bergamo

Bergamo. Dai sistemi digitali intelligenti all’energia pulita ed accessibile, dalla progettazione consapevole dell’ambiente costruito alla valorizzazione del territorio, fino alle ripercussioni dell’economia circolare sulla riduzione di consumi e di rifiuti: il Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate (DISA) dell’Università degli studi di Bergamo organizza per venerdì 9 giugno (dalle 8.30 alle 13 presso l’Aula Magna del Campus di Ingegneria in Via Pasubio 3, a Dalmine. Ingresso libero su prenotazione) il secondo “Workshop sulla Sostenibilità”, un’occasione di riflessione su transizione ecologica e digitale.

La direttrice del dipartimento Giovanna Barigozzi anticipa i temi della giornata che, partendo dalla presentazione degli studi in corso, prevede anche un momento di confronto con gli stakeholder del territorio.

Il DISA ha pensato di avviare una riflessione sui temi delle Sostenibilità. Quali sono le ragioni che hanno avviato questa riflessione?

Il DISA ha una composizione ampia: siamo ingegneri, architetti e urbanisti, chimici e fisici. Affrontiamo lo studio di problemi complessi con un approccio tecnologico. Le nostre attività di ricerca sono perfettamente in linea con le tematiche al centro della transizione ecologica e digitale. Negli ultimi anni, anche grazie agli stimoli derivanti dal programma Next Generation EU e all’iniziativa Bergamo Next Level, abbiamo avviato un dialogo con il territorio che ci ha guidato in un percorso di crescita interna e di presa di consapevolezza delle nostre competenze interdisciplinari su questi temi, percorso che ci ha portato oggi ad organizzare questo Workshop sulla Sostenibilità.

Perché il forte coinvolgimento delle Istituzioni, delle Associazioni e degli ordini professionali territoriali?

Perché siamo convinti che la sfida della sostenibilità può essere vinta solo se condivisa. Per affrontare temi così complessi, che interessano aspetti sia tecnologici che socioeconomici e culturali, è necessario un approccio multidisciplinare e coordinato ed è fondamentale fare rete: ognuno, con le proprie competenze e ruolo, deve portare il proprio contributo.

Quale è il contributo dell’Università nell’elaborazione di un pensiero guida in questo senso?

L’Università ha un ruolo fondamentale che la mette al centro dell’ecosistema territoriale per dare risposte alla società attraverso l’aggiornamento continuo della propria offerta formativa, in stretta relazione con le attività di ricerca di base e applicata e in dialogo continuo con il territorio, sia sul fronte della divulgazione scientifica che del trasferimento tecnologico. In questo, il nostro Dipartimento dà un contributo significativo con l’avvio, a partire dal prossimo anno accademico, di un nuovo Corso di Laurea triennale in Ingegneria delle tecnologie per la sostenibilità energetica e ambientale, e con iniziative di terza missione come il Workshop sulla Sostenibilità.

Quale impatto può avere un appuntamento di questo tipo?

È la prima volta che ci presentiamo all’esterno in maniera unitaria su temi così complessi. La sfida per noi è stata quindi duplice: da un lato definire una nostra visione di sintesi, nel rispetto della multidisciplinarità che ci caratterizza, dall’altro proporci sul territorio come un interlocutore autorevole su temi tecnologici, ma non solo. L’auspicio è quello di farci conoscere per mettere al servizio del territorio le nostre competenze sui temi legati alla transizione ecologia e digitale, col fine ultimo di accrescere la consapevolezza dell’importanza di questi temi in maniera trasversale. Sono infatti invitati, oltre ad aziende, enti ed associazioni, anche le scuole e i nostri studenti.

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