Treviglio. L’eliminazione contro Torino brucia ancora. La Blu Basket si è fermata alle semifinali del tabellone argento dei playoff promozione di Serie A2, perdendo 3-1 la serie, con le due amare sconfitte in trasferta di un solo punto. L’anno prossimo ripartirà con due certezze: l’ambizione della società e il coach Alessandro Finelli, che è stato confermato al timone anche per la stagione 2023/24.
A tre giorni dalla fine della stagione, il presidente Stefano Mascio in conferenza stampa ha voluto annunciare di persona che l’allenatore, subentrato a Carrea a inizio stagione, rimarrà al proprio posto: “Ho riflettuto molto su questa scelta, è da due settimane che ci penso, è ponderata. Il suo arrivo mi ha tolto tante castagne dal fuoco. Gli avevo chiesto di meritarsi la panchina, lo ha dimostrato”.
“Ringrazio proprieta e presidente, mi gratifica” sono le prime parole di coach Finelli, “c’è ancora tanta amarezza e non è stato semplice finire in questo modo. La stagione riparte oggi, vogliamo prenderci il tempo per progettare il nuovo anno, vogliamo avere un’idea chiara. C’è tristezza per l’epilogo, il focus da qui ad agosto è costruire il team e continuare a coinvolgere e appassionare chi ci segue”.
La pianificazione della squadra non è ancora stata decisa: verrà concordata nelle prossime settimane, spiega il presidente. “Ci vedremo a pranzo, voglio che ci diamo del tempo”. Non sono messi in preventivo sconvolgimenti societari: “Ci saranno processi naturali previsti nella nostra crescita, ma la base resterà la stessa”. E la priorità al momento resta la casa: “Stiamo aspettando la risposta dal comune per la convenzione per giocare al PalaFacchetti anche l’anno prossimo”.
“Non posso dire sia stata sfortuna, perché non ci credo” afferma Mascio tornando sulla serie con Torino, “sapevo che con loro ci accoppiavamo male, ma abbiamo perso gara-3 e gara-4 per delle inezie. Alla stagione do un 9 nel suo complesso. “Abbiamo vissuto come una grande famiglia. Abbiamo fatto un campionato di alto livello, lascia l’amaro in bocca che sia finita così, per un punticino mancato. Meritavamo di più. Torino è stato il nostro scoglio più duro. A parte l’inizio un po’ complesso, siamo riusciti a fare una stagione storica. Già dall’inizio avevo predetto un campionato di alto livello, per le società di altro profilo che facevano parte della A2. Ci siamo giocati la semifinale alla pari. Ci vorrà qualche giorno per digerire la fine, è molto amara”.
Spazio poi per tanti sentiti ringraziamenti: “Il Gruppo Mascio che ha sempre condiviso le mie scelte, crede e sostiene il progetto. Gli sponsor per il loro attaccamento. I tifosi che ci hanno sostenuto, stamattina vedere lo striscione (appeso fuori dal palazzetto, in foto, ndr) mi ha emozionato”.
“Ringrazio tutto lo staff e gli addetti ai lavori, la squadra che ci ha fatto vivere questa bella stagione. La mia famiglia che mi ha sempre sostenuto. Abbiamo fatto una grande crescita, sono arrivati nuovi tifosi, persone che fino a poco tempo fa non conoscevano la pallacanestro. Abbiamo fatto un lavoro importante sul territorio, con l’academy, il nuovo palazzetto. È stata una crescita veloce, in due anni. La società è coesa, i miei soci sono sempre vicini”.
E lo sguardo va sul futuro: “Ripartiamo con una maturità diversa, anche per me stesso. Ho fatto errori e cose buone, ho portato un impronta aziendale. Non su tutto ha funzionato, ma ci ha portato fino a qui. E abbiamo la stessa determinazione. Abbiamo un progetto triennale e siamo in linea con i nostri obiettivi. Ci riproviamo l’anno prossimo: io continuo a crederci: noi andremo in A1”.
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