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La competizione

“Exponi le tue idee!”: quinto posto per il Liceo Falcone alle Nazionali di dibattito

Le ragazze della 4A del liceo Falcone hanno ottenuto il quinto posto alle Nazionali di dibattito promosse dal progetto “Exponi le tue idee!”. La soddisfazione delle falconiane: “Orgogliose e sorprese del risultato. Torniamo a casa con nuove consapevolezze e con un bagaglio culturale importante”

Gli scorsi 30 e 31 maggio a Milano si sono tenute le fasi finali a livello nazionale di “Exponi le tue idee!”, competizione tra studenti e studentesse provenienti da diverse scuole italiane che si sfidano su diversi temi di dibattito, calcando un po’ le orme delle gare di dibattito organizzate negli USA.

La squadra del liceo Falcone che si chiama “Los Alumnos Estrategicos” composta da 6 ragazze della 4A e accompagnate dal professore Sergio Muscarella , dopo aver battuto il liceo Sarpi negli spareggi dello scorso aprile, si sono qualificate per la finalissima, ottenendo un ottimo quinto posto, dimostrando di poter padroneggiare sia a livello contenutistico che dialettico i seguenti temi dei vari dibattiti:

1)“L’Italia deve continuare a cooperare con i Paesi che non rispettano i diritti umani?”,

2) “Carne sintetica pro o contro?”;

3) “Termovalorizzatori pro o contro?”;

4) “Decrescita felice pro o contro?”

Il 1 giugno presso la Statale di Milano si è svolta invece la finalissima tra una squadra di Modica e l’Istituto Calabrese-Levi di San Pietro in Cariano che si è aggiudicato la competizione.

L’ORGOGLIO DELLE FALCONIANE: “CONTENTE DEL TRAGUARDO RAGGIUNTO, E TORNIAMO A CASA CON DELLE COMPETENZE IMPORTANTI IN PIÙ”

Nonostante il quinto posto, tanta è la gioia e la soddisfazione per il traguardo raggiunto da Matilde Lumassi (capitana della squadra), Mariangela Ubbiali (oratrice), Elisa Galbusera (oratrice), Sara Teresi (uditrice critica), Giada Colombo (uditrice critica) e Viola Diana (uditrice critica).

Come loro stesse commentano: “Un’esperienza altamente formativa e mai ci saremmo aspettate di arrivare quinte. Siamo contente del traguardo raggiunto, e torniamo a casa con delle competenze importanti in più.

L’obiettivo del progetto infatti è proprio quello di dibattere e sviluppare le nostre conoscenze e competenze, attraverso il confronto sano e rispettoso con gli altri. Questo messaggio, a noi, è arrivato forte e chiaro, e ci ha permesso di crescere e soprattutto abbiamo imparato ad aprire la mente verso le idee altrui, che non sempre rispecchiano le nostre.

Un’esperienza da cui attingere anche per il futuro, come confermano le ragazze della 4A: “ Da questa esperienza ci portiamo a casa un bagaglio ricco di preziose informazioni di ogni natura che sicuramente ci aiuteranno ad affrontare situazioni future.

ORGOGLIO DI PROFESSORE: “QUESTE GENERAZIONI NON SI RASSEGNANO”

Il professore Sergio Muscarella è sempre stato accanto alle sue allieve, e fin dalle prime fasi della preparazione ha capito l’importanza di questa esperienza: “La cosa più naturale è pensare che tutti i ragazzi, tutte le ragazze che hanno partecipato a questa bellissima esperienza abbiano imparato molto: in primis hanno approfondito tanti argomenti di attualità, poi hanno avuto modo di esercitarsi nell’argomentazione e nell’esposizione e, infine, a dibattere con i loro coetanei”.

Non solo, perché meno scontato come lui stesso afferma è stato accorgersi di una generazione che non ha nessuna intenzione di arrendersi di fronte alle avversità del mondo e che si sta preparando a lottare per ciò che è giusto: “Ciò che è meno scontato è, invece, pensare che anche noi insegnanti che
abbiamo seguito nella preparazione le nostre alunne e i nostri alunni non solo ci sentiamo orgogliosi di loro, ma abbiamo anche imparato. C’è una generazione niente affatto rassegnata, ma viva, attiva, vivace, pronta ad approfondire e a discutere e, di conseguenza, pronta a mettersi in gioco abdicando ai preconcetti e dando una bella lezione di democrazia. Assistere a tutti questi giovani sfidarsi in maniera così appassionata, ma subito dopo fare conoscenza, sorridersi e raccontarsi le proprie esperienze scolastiche, ci abbia infuso una bella dose di speranza”.

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