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Nuove residenze universitarie

Montelungo: deserto il bando per la società che gestisce i fondi, poi arriva la proposta di Redo Sgr

La società ha manifestato la volontà di garantire alla Montelungo-Colleoni la migliore proposta possibile, una proposta che assicurerebbe il totale rispetto delle linee guida dell'attuale progetto, ma chiedendo di fatto una maggiore flessibilità sui vincoli tecnici imposti

Bergamo. Come gli studenti che dovrebbe contenere, la Montelungo-Colleoni torna a casa e deve comunicare l’esito di un esame andato male. Il test non è universitario ma il bando, indetto dal Comune di Bergamo e da Cassa Depositi e Prestiti, per l’individuazione della società chiamata a gestire il fondo immobiliare dedicato alla riqualificazione delle due ex caserme e che prevede la realizzazione di alloggi e aule didattiche. Ci sono una buona e una cattiva notizia. La cattiva è che l’esame la Montelungo non l’ha passato: il bando per trovare la SGR (Società Gestione Risparmio), aperto a gennaio e chiuso mercoledì 31 maggio, è andato deserto. Nessuno si è fatto avanti. La buona notizia è che ci potrà provare al prossimo appello. Nello stesso giorno della scadenza delle domande infatti arriva al sindaco Giorgio Gori e al Rettore dell’Università Sergio Cavalieri una lettera con una manifestazione d’interesse nei confronti del progetto Montelungo-Colleoni. La lettera è firmata da REDO Sgr, società che gestisce fondi immobiliari, e dal suo presidente, l’avvocato Carlo Cerami. Per il Comune e per l’Università è una boccata d’aria. Non tutto è perduto, ma non senza conseguenze.

Redo Sgr, come anticipato, comunica la volontà di presentare una proposta, da qui alle prossime settimane, per l’amministrazione delle risorse e l’avvio del cantiere. La società non ha partecipato alla selezione pubblica, e nella nota inviata al Comune e all’Università spiega la motivazione: “… non siamo stati nella posizione di presentarvi un’offerta conforme al bando medesimo – si legge – principalmente per ragioni legate ad alcuni elementi di rigidità riscontrati nella struttura dell’Operazione, così come rappresentata nel bando di gara, che mal si conciliavano con le evoluzioni di mercato nel frattempo intercorse e con le tempistiche previste anche in rapporto al contesto dei settori di riferimento”. Tempi e criteri troppo stringenti quindi. I parametri della gara, sostiene Redo Sgr, non terrebbero conto delle oscillazioni di mercato del settore immobiliare, in particolare per quel che riguarda l’aumento dei costi delle materie prime e il loro reperimento. È proprio qui che si inserisce la risposta di Cerami, che ribadisce l’intenzione di garantire alla Montelungo-Colleoni la migliore proposta possibile, una proposta che assicurerebbe da parte di Redo Sgr il totale rispetto delle linee guida dell’attuale progetto (nessun cambiamento dunque), ma chiedendo di fatto una maggiore flessibilità sui vincoli tecnici imposti. Insomma qualcuno che si prenda carico della maxi operazione c’è, ma a scapito, ancora, delle tempistiche. Perché la buona novella porta uno slittamento dei lavori di altri mesi. Quanti? Secondo i calcoli l’iter per la presentazione della proposta potrebbe concludersi per luglio, ma a quel punto dovrebbe essere messa nuovamente a pubblica gara. Nella migliore delle ipotesi, sembra, la SGR – e quindi Redo – dovrebbe esserci per ottobre.

Il condizionale è doveroso, ma c’è ottimismo sull’esito e sul facile superamento delle criticità sollevate dalla società milanese. Per varie ragioni. Prima fra tutte l’importanza dell’operazione dei due immobili, di proprietà del Comune e di CDP, che porterebbe all’Università circa 300 residenze dando così respiro su un nodo – quello degli alloggi per gli studenti – molto sofferente per l’Ateneo. L’altra ragione che porta a guardare con fiducia alla manifestazione d’interesse di Redo Sgr risiederebbe nell’affidabilità stessa della società (azionisti: Fondazione Cariplo, Cassa Depositi e Prestiti Spa, Intesa Sanpaolo Spa e InvestiRE Sgr Spa). Il gestore di fondi immobiliari ha un’importante esperienza nel settore. Oltre a molti interventi di social housing, Redo Sgr si è occupata della riqualificazione dello scalo ferroviario Greco-Breda a Milano e, a Bergamo, del progetto Welhome a Colognola. È al lavoro anche sul Bicocca Social Campus. Il fondo immobiliare FIL1 di Redo poi, in Lombardia, ha già realizzato 3 residenze universitarie, con la gestione di 991 posti letto; gestisce 17 interventi di edilizia residenziale, ha realizzato quasi 2400 appartamenti, di cui già occupati oltre il 90%. È al lavoro su altri 10 cantieri, di cui 6 a Milano e 2 a Brescia, per la costruzione di altri 2700 appartamenti a canone sostenibile.

Il sentimento positivo è confermato anche dalle reazioni dei diretti interessati. Per il sindaco Gori: “L’esito del bando dimostra ancora una volta l’estrema complessità di questa operazione, caratterizzata da equilibri economici e finanziari, come sappiamo, particolarmente delicati e da un percorso amministrativo tortuoso e intricato. L’interesse manifestato da REDO Sgr rappresenta però un’ottima notizia, considerata anche la caratura della società, nota per operazioni di rilievo in tutto il nord Italia e caratterizzata da una compagine societaria di primissimo livello. Questa SGR ha anche già dimostrato un’attenzione particolare verso la nostra città e un forte interesse ad investirvi anche attraverso altre operazioni (come quella di Colognola, ad esempio): lavoriamo ora per vagliare la proposta che sarà presentata e darne, ci auguriamo, attuazione concreta appena possibile”.

È speranzoso anche il Rettore dell’UniBg Sergio Cavalieri: “Il nostro massimo intento è di perseguire quell’idea che negli ultimi due anni abbiamo sostenuto e alimentato con tanta perseveranza, con tutte le opportune valutazioni del caso a beneficio della comunità universitaria e della città nella sua complessità. A nome dell’Ateneo, del personale e degli studenti, soprattutto dei fuorisede, auspico infatti che si possa pervenire presto a una risoluzione positiva della questione Montelungo. Si tratta di una sfida importante, per una altrettanto importante riqualificazione che, ricordo, insieme al complesso di via Statuto porterà UniBg a quadruplicare i posti letto disponibili; sono fiducioso che la manifestazione di interesse registrata possa portare a un equilibrio che consenta di procedere verso la realizzazione di questo nuovo polo universitario, strategico anche nell’interesse di tutta la città di Bergamo, verso un futuro sempre più internazionale, sostenuto sia dal crescente e già affermato grado di attrattività esercitato dal nostro Ateneo per gli studenti stranieri, sia dall’ispirazione che guiderà il progetto, pensato tenendo a modello i grandi e moderni campus internazionali”.

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