• Abbonati
L'operazione

Sequestro di droga per 700 kg e 650mila euro di beni: arresti anche a Bergamo

L'operazione della Guardia di Finanza di Firenze per autoriciclaggio e indebita percezione di contributi

È un giro di droga che si snoda fino in Spagna e in Inghilterra e muove centinaia di chilogrammi quello sgominato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma.

È in corso di esecuzione da martedì (30 maggio) un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze, richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, con cui sono stati disposti 10 provvedimenti di custodia cautelare, di cui 6 in carcere e 4 ai domiciliari, e il sequestro preventivo di beni per 650.000 euro, in relazione alle ipotesi di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, autoriciclaggio ed indebita percezione di erogazioni pubbliche.

Le esecuzioni dei provvedimenti – emesse ache dalle Procure della Repubblica di Trento, Bologna e Potenza con l’ausilio del coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismosono – in corso anche in provincia di Bergamo, oltre che a Firenze, Prato, Bologna e Milano, con la collaborazione dei rispettivi Reparti del Corpo e, sotto il coordinamento di Eurojust, in Spagna nella città di Barcellona e nel Regno Unito a Londra.

Sulla base degli elementi sinora raccolti, gli indagati avrebbero costituito un sodalizio criminoso – composto quasi esclusivamente da soggetti nati e domiciliati in provincia di Firenze – dedito alla commercializzazione di grandi quantitativi di hashish e marijuana in Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia; i proventi del traffico sarebbero poi stati reimpiegati sfruttando la professionalità di un commercialista fiorentino.

Quest’ultimo, parte dell’organizzazione criminale, si sarebbe occupato della stipula, sotto falso nome, di contratti d’affitto di immobili nel Comune di Firenze che venivano adibiti a depositi di droga. Avrebbe poi consentito il riciclaggio di proventi e, infine, l’assunzione fittizia alle proprie dipendenze di uno dei compagni al solo fine di permettergli di poter dimostrare una posizione lavorativa regolare e di beneficiare indebitamente della cassa integrazione e della disoccupazione.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Firenze e svolte dal Gruppo Operativo Antidroga (G.O.A.) del G.I.C.O. di Firenze con il supporto dello S.C.I.C.O., hanno documentato che l’organizzazione, che ha operato attivamente anche nel periodo di lock-down, era costituita da soggetti perlopiù fiorentini con compiti e ruoli ben definiti.

I vertici dell’organizzazione stabilivano strategie e canali di rifornimento, luoghi di detenzione e stoccaggio, prezzi di vendita della sostanza stupefacente, nonché i destinatari della droga; un loro referente fidato gestiva i depositi, il trasferimento nei diversi luoghi di stoccaggio e si occupava della preparazione delle partite da consegnare ai clienti ricevendo il corrispettivo delle cessioni; numerosi corrieri erano incaricati delle operazioni di consegna dello stupefacente e fungevano da “custodi” nei vari luoghi di stoccaggio della droga.

Nel corso di varie operazioni condotte durante le indagini sul territorio nazionale, tra il 2021 e il 2022, sono stati sottoposti a sequestro 685 kg tra hashish e marijuana oltre ad una piantagione composta da 822 piante. 10 ulteriori soggetti sono già stati tratti in arresto in flagranza di reato in queste occasioni.

È in corso, inoltre, il sequestro di beni per un valore di oltre 650.000 euro, tra i quali un immobile a Firenze, in relazione ai proventi derivanti dalla cessione di stupefacente, al reato di autoriciclaggio e a causa della sproporzione fra i redditi dichiarati dagli indagati rispetto al patrimonio.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI