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Venerdì notte

Kevin e Andrea, altri due giovani morti in moto a distanza di tre ore

Fine maggio di sangue sulle strade bergamasche: dopo la tragedia di Riva di Solto lunedì con vittima il 22enne Matteo Gualeni, perdono la vita il 18enne Kevin Tebaldi a Trescore e il 30enne Andrea Dall'Ara in città

Fine maggio di sangue sulle strade bergamasche, con vittime anche molto giovani. Dopo la tragedia di Riva di Solto lunedì (22 maggio), dove il 22enne di Sovere Matteo Gualeni è deceduto in seguito a una caduta dalla sua moto, altri due drammi simili si sono consumati tra la tarda serata e la nottata di venerdì (26 maggio).

Il primo incidente mortale poco prima delle 23, a Trescore Balneario. A perdere la vita Kevin Tebaldi, 18enne di Grone. Il ragazzo stava percorrendo in scooter via Fornaci, la strada che da Trescore Balneario porta a Entratico. Dietro di lui, sullo stesso mezzo, una ragazza di 14 anni.

Giunti all’altezza del concessionario Trebicar, i due giovani sono stati travolti da un’auto guidata da un 44enne che poi è finita in un fosso.

Nel tremendo impatto Kevin Tebaldi ha subìto l’amputazione del braccio e della gamba sinistri, ed è deceduto nel giro di pochi minuti. Ferita in modo grave la ragazza sulla moto con lui, mentre è rimasto illeso il guidatore della vettura.

Kevin Tebaldi frequentava il quinto anno di un istituto professionale della zona ed era prossimo alla Maturità. Lascia nel dolore la mamma Catia, il papà Giuliano e la sorella maggiore India. La salma è stata composta alla casa del Commiato Bonomelli di Trescore, mentre i funerali saranno celebrati lunedì 29 maggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Grone.

Tre ore più tardi, in via Broseta a Bergamo, un’altra tragedia con modalità analoghe. Mentre viaggiava verso il centro città a bordo della sua Honda Africa Twin, Andrea Dall’Ara si è trovato di fronte un pick-up uscito da via Rillosi senza rispettare la precedenza.

Inevitabile l’impatto fronto-laterale per Dall’Ara, 30 anni, che è finito rovinosamente sull’asfalto e ha perso la vita durante il trasporto in ambulanza all’ospedale Papa Giovanni a causa della gravi lesioni riportate.

Il guidatore del furgone, un 50enne nato e residente in città, dopo lo scontro è fuggito, ma grazie ad alcune testimonianze e alle immagini delle telecamere della zona è stato rintracciato e raggiunto sabato mattina a Palazzago dagli agenti della polizia stradale: l’uomo, che ha ammesso le proprie responsabilità, è stato denunciato a piede libero per omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga.

Andrea Dall’Ara, che lavorava in un’officina di Lallio e avrebbe compiuto 31 anni tra pochi giorni, è il nipote di Ezio, titolare dell’omonima concessionaria di motociclette con sedi in via Carducci e in via Paglia, in centro città. La mamma Silvia è insegnante al Liceo Mamoli e abita con il marito Luciano e l’altra figlia Alessandra in via Gaudenzi 6, a pochi metri dal luogo della tragedia. Andrea era da poco andato a vivere da solo.

La sua salma è stata composta nella camera mortuaria del Papa Giovanni, mentre l’ultimo saluto è in programma martedì alle 15 nella chiesa parrocchiale del quartiere cittadino di San Paolo, dove il 30enne era cresciuto.

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