Sovere. Giovedì (25 maggio) alle 16 la comunità di Sovere si fermerà per l’ultimo saluto nella chiesa parrocchiale a Matteo Gualeni, il 22enne morto in seguito a un incidente in moto a Riva di Solto. Il giovane aveva tranquillizzato i genitori sulle sue condizioni, ma nelle ore successive si sono aggravate e per lui non c’è stato nulla da fare.
Lunedì sera, intorno alle 19, aveva lasciato via Colle Aperto, nella frazione Sellere di Sovere, alto Sebino, dove abitava insieme ai genitori, al fratello di 20 anni e alla sorellina di 9 in una villetta a schiera affacciata sul lago d’Iseo. “Esco a fare un giro in moto col mio amico prima di cena”, le ultime parole del 22enne a bordo dell’inseparabile Ktm Duke.
Per cause ancora da chiarire, all’altezza di una curva in salita in località Galgarino, il giovane ha perso il controllo del mezzo ed è andato a sbattere sull’asfalto. “Ci ha chiamato suo fratello (Fabio di vent’anni, Ndr) dicendo che era stato contattato dall’amico che lo seguiva per farci sapere che Matteo era caduto – la ricostruzione della mamma, Simona – . Ma non era grave, anzi era cosciente. Così mio marito Andrea ha chiamato questo suo amico e gli ha chiesto di parlare con lui. Quando gliel’ha passato diceva di avere un forte dolore alla spalla e al braccio. Ci hanno riferito che non sembrava in pericolo e che sarebbe stato portato all’ospedale di Lovere”.
Il ragazzo è invece morto nella notte a causa della frattura esposta del braccio destro, ma soprattutto di uno schiacciamento toracico causato, pare, dall’urto contro il manubrio della moto, che avrebbe lacerato l’aorta provocando un’emorragia interna.
Dopo essersi diplomato in meccanica all’Itis Ivan Piana di Lovere, aveva frequentato un corso di specializzazione in robotica. “Finiti un paio di stage – spiega sempre la madre – da circa un anno e mezzo aveva trovato lavoro come operaio alla Gmg di Pisogne (Brescia) dove faceva i turni”.
La famiglia Gualeni è molto conosciuta nella zona. La mamma Simona fa la commessa al supermercato Md di Lovere, il papà Andrea è vigile del fuoco volontario sempre a Lovere, il nonno Mario è stato segretario provinciale della Cisl dal 1995 al 2004 e la nonna Giuliana è la storica sagrestana della parrocchia della Visitazione di Maria Vergine di Sovere dove sarà celebrato il funerale.
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