Bergamo. Nel silenzio di un Gewiss Stadium senza Curva Nord, in cui risuonano quasi esclusivamente i cori dei quasi mille tifosi ospiti, ambientarsi è difficile. Forse per questo l’Atalanta inizia a giocare la sua partita con qualche minuto di ritardo. Poi, quando lo fa, vince. Il 3-1 contro il Verona permette di tornare al successo, interrompere l’emorragia dopo due ko in fila e riprendere la marcia per un piazzamento in Europa.
Senza Zapata e coi cambi ridotti all’osso, la scelta di Gasperini di affidarsi a Muriel a fianco di Højlund tenendosi Lookman come cambio inizialmente paga poco. Discorso pacificamente applicabile anche alla difesa, visto che con l’inversione di Scalvini e Djimsiti serve un po’ di tempo per prendere le misure.
E così l’Hellas ne approfitta, mette la testa avanti, ma dopo una decina di minuti in vantaggio il destro di Zappacosta – che uscirà per un problema alla caviglia, con Okoli ancora a sacrificarsi da quinto – ristabilisce la parità e gira l’inerzia.
Il supporto di chi abitualmente occupa la Pisani arriva dall’esterno e non sembra un caso che proprio nella porta sotto la curva deserta Pasalic vada in pressione su Montipò per recuperare il pallone che vale la rimonta e poco più tardi Højlund si inventi dalla distanza il gol della tranquillità — talmente tanta che per l’ultima decina di minuti c’è Scalvini a fare la punta.
È un successo che vale i 61 punti, totale che migliora il bottino della scorsa annata e blinda il settimo posto anche col supporto dell’aritmetica. Per fare i conti sui piazzamenti europei servirà ancora del tempo. La Dea, intanto, fa il suo: vince. E attende una risposta dagli altri campi.
Torniamo a vincere! 🤩
Back to winning ways! 🖤💙@Plus500 | #AtalantaVerona #SerieA #GoAtalantaGo ⚫️🔵 pic.twitter.com/mVGBOUbk88
— Atalanta B.C. (@Atalanta_BC) May 20, 2023
Il tabellino
Atalanta-Verona 3-1
Marcatori: 11′ Lazovic, 22′ Zappacosta, 53′ Pasalic, 62′ Højlund
Atalanta (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Maehle, De Roon, Koopmeiners, Zappacosta (55′ Okoli); Pasalic (76′ Ederson); Muriel (55′ Lookman), Højlund (86′ Demiral). A disp. Musso, Rossi, Bernasconi, Colombo, De Nipoti. All. Gasperini
Verona (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini (79′ Coppola), Hien, Cabal; Terracciano (65′ Verdi), Tameze (79′ Abildgaard), Sulemana, Depaoli; Ngonge, Lazovic (58′ Faraoni); Djuric (65′ Gaich). A disp. Berardi, Perilli, Zeefuik, Magnani, Veloso, Hrustic, Braaf, Kallon. All. Zaffaroni
Arbitro: Sozza
Ammoniti: Koopmeiners (24′), Hien (28′), Depaoli (36′), Faraoni (95′) per gioco falloso
Espulsi: –
Note: 9297 spettatori, incasso di € 346.513,66. Recupero tempo pt 1′, st 5′
I gol
11′ – Gol Verona – Terracciano pesca il taglio profondo di Lazovic al centro dell’area, il destro rasoterra a incrociare sul secondo palo trafigge Sportiello.
22′ – Gol Atalanta – Zappacosta riceve il suggerimento di Muriel, che fa da boa spalle alla porta, e spara un destro dal limite che trafigge Montipò alla sua sinistra.
53′ – Gol Atalanta – Montipò si inceppa con i piedi dentro l’area, Pasalic va in pressing e gli soffia la palla mettendola nella porta vuota.
62′ – Gol Atalanta – Lookman pesca Højlund ai 2o metri, Hien gli concede lo spazio per caricare il sinistro e battere Montipò trovando l’angolino basso.
Il migliore in campo
Ramus Højlund – Chiamato a fungere anche da boa, lotta con Hien fino a sfinirlo. E quando ha anche solo due metri di spazio, li sfrutta come meglio non potrebbe.
Le dichiarazioni
Gian Piero Gasperini: “Sono tre punti fantastici, ci danno la certezza del settimo posto. 61 punti sono un traguardo straordinario, che vale più delle altre stagioni e ringrazio la squadra, che compreso oggi ha avuto un’applicazione totale. 18 vittorie, ora mi piacerebbe tanto arrivare in Europa, ci tengo in modo particolare e sarebbe un grandissimo traguardo, speriamo di riuscirci, dipenderà anche dagli avversari ma vogliamo riuscirci con le nostre forze”.
Marco Zaffaroni: “Dopo il gol del 3-1 dovevamo essere bravi a rimanere dentro la partita, invece in quel momento ci siamo riusciti”.
Le foto
Il raduno dei tifosi della Curva Nord, chiusa per l’occasione dopo i cori a Vlahovic.
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