Morengo. Inizierà martedì 23 maggio il processo a carico di Sandra Fratus, la donna di 51 anni che lo scorso novembre ha ucciso con una coltellata al petto il suo compagno, Ernest Emperor Mohamed, nigeriano di 30 anni. La donna dovrà rispondere di omicidio volontario aggravato dalla convivenza.
I due si frequentavano, tra alti e bassi, da circa 5 anni quando è avvenuto il fatto. In base ai racconti della 51enne spesso il compagno la picchiava e la umiliava. Negli ultimi sei mesi prima del delitto, i carabinieri erano intervenuti tre volte nell’appartamento di via Umberto I. Li chiamavano i vicini, che sentivano le urla e le liti, sentivano Sandra piangere.
Lei subiva, spesso si recava al pronto soccorso in seguito alle botte, ma non aveva mai voluto sporgere denuncia. Lo scorso 25 novembre la donna aveva assunto sostanze stupefacenti, poi si era messa a preparare la cena. Aveva lasciato un piatto pronto anche per il compagno, che era rincasato tardi, probabilmente anche lui alterato da alcol e droga.
La coppia si era messa a litigare per questioni banali, poi Mohamed aveva schiaffeggiato Sandra e a quel punto lei aveva afferrato un coltello e gli si era scagliata contro, affondando la lama nel petto. Un solo fendente, fatale. Il 31enne era caduto sul pavimento della cucina, agonizzante ed era morto nel giro di pochi minuti.
Lei aveva cercato di rianimarlo, poi aveva chiamato suo figlio, 23 anni, che l’aveva raggiunta e aveva poi avvisato il 112. Il personale sanitario arrivato in ambulanza aveva dichiarato il decesso del nigeriano, mentre i militari avevano tratto in arresto Sandra Fratus.
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