Bergamo. Che faccia aveva Lorenzo Lotto? Ora è possibile vederla grazie alle avanzate tecniche usate dalla Polizia scientifica per i rilievi sulle scene del crimine, con le quali è stato ricostruito il volto di uno dei principali autori del Rinascimento.
Il risultato è stato presentato giovedì (18 maggio) nell’aula magna dell’Unibg di Sant’Agostino, durante un convegno alla presenza delle principali autorità cittadine, oltre che del direttore della direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, il prefetto Francesco Messina, e di chi si è occupato del progetto, il professor Fernando Noris, storico dell’arte, il professor Francesco Saverio Romolo, docente Unibg, e del primo dirigente della scientifica, Lorenzo Rinaldi.
L’iniziativa è nata da un’intuizione dell’amministrazione comunale di Trescore Balneario, sede di uno spettacolare ciclo pittorico realizzato nel 1524 da Lorenzo Lotto all’Oratorio Suardi.
Il poliedrico artista, nel corso della realizzazione degli affreschi, aveva firmato l’opera con un autoritratto che pero versa in uno stato di degrado tale da non consentirne la riconoscibilità. Da lì è stato possibile ricostruire e presentare al pubblico il viso dell’artista.
Proprio nel 2023, tra l’altro, ricorre l’anniversario dei 120 anni della Polizia Scientifica, una ricorrenza che a Bergamo sarà celebrata anche con la mostra fotografica “Frammenti di storia”, aperta al pubblico dal 19 al 23 maggio nel Palazzo della Provincia.
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