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A istanbul

L’Inter vola in finale di Champions, con tre ex atalantini in campo

Bastoni titolare all'andata e al ritorno, Gagliardini e Gosens da subentrati: c'è un po' di Bergamo nel traguardo

Battendo il Milan nel derby in semifinale di Champions League, l’Inter si è guadagnata il pass per la finalissima in cui affronterà una tra Manchester City e Real Madrid. Si tratta di un traguardo storico per i nerazzurri, che mancavano all’ultimo atto dal 2010, quando Mourinho portò a Milano la coppa dopo oltre quarant’anni di attesa.

Nella sesta finalissima europea nella storia della società nerazzurra c’è anche un po’ di Bergamo, come d’altro canto già quasi sessant’anni fa: nel 1965 in campo c’erano due icone del mondo del calcio come Giacinto Facchetti e Angelo Domenghini, nati in provincia e cresciuti nelle giovanili orobiche, il primo nella Trevigliese e il secondo nell’Atalanta.

Non sono stati gli unici bergamaschi a raggiungere l’ultimo atto della massima competizione europea, basterebbe citare Roberto Donadoni che ne ha vinte tre con il grande Milan a cavallo tra fine anni ottanta e inizio anni novanta.

Alla cerchia ristretta si aggiunge anche Roberto Gagliardini, nato e cresciuto a Dalmine, all’Atalanta sin da bambino, fino alla cessione nel gennaio 2017 per vestire proprio la maglia dell’Inter, con cui ha finora collezionato 187 presenze e 16 gol. In estate a scadenza di contratto cambierà probabilmente maglia, ma prima, il 10 giugno, giocherà la partita finora più importante della sua carriera.

È stato protagonista in campo sia nell’andata che al ritorno, subentrando nei minuti finali di gara, come già gli era capitato nella fase a gironi contro il Bayern Monaco e il Viktoria Plzen.

Non è comunque il solo ex atalantino, perché in nerazzurro ci sono altri due giocatori con un passato nella Dea come Robin Gosens e Alessandro Bastoni, passati da un nerazzurro all’altro rispettivamente nel gennaio 2021 e nell’estate 2018 (con annesso prestito al Parma).

Il classe 1999 a Milano ha trovato la definitiva esplosione: è ormai un perno della squadra di Simone Inzaghi, come lo era già stato nello scudetto 2021 per Conte. Più altalenante invece il rendimento del tedesco, anche alle prese con diversi problemi fisici e che fronteggia la concorrenza di Federico Dimarco, con cui si è avvicendato nel derby di ritorno.

Tutti e tre a Bergamo hanno trovato un trampolino di lancio, per poi trasferirsi all’Inter per circa una trentina di milioni ciascuno.

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