Cara Camilla,
è passato un bel po’ di tempo da quando ci siamo viste l’ultima volta, ma ancora ricordo le occhiate che riservavi a mio marito (mio marito!) Carlo. I vostri sguardi complici mi insospettirono subito e, come ebbi avuto modo di far notare a Carlo sin dal nostro viaggio di nozze – sottolineo il “nostro”- viaggio di nozze, il nostro matrimonio era troppo affollato. Eri sempre presente, ogni momento c’eri anche tu e, francamente, non ne potevo più.
Alla fine abbiamo preso strade diverse e voi vi siete sposati… Anche da qui, dal bellissimo luogo in cui mi trovo ora, riesco a vedervi e, soprattutto, a stare vicino a William ed Harry, alle loro mogli e ai miei nipotini, che purtroppo non ho potuto conoscere di persona. Mi è dispiaciuto tantissimo lasciarli così presto: i miei figli avevano ancora bisogno di me, in modo particolare il piccolo Harry, lo chiamo ancora così… è molto fragile e spesso viene incompreso. Capisco bene quello che prova e, forse, gli sarebbe bastata qualche dritta in più per evitare certi comportamenti. Sono vicina anche a Kate e Meghan: in entrambe rivedo una parte di me e mi piace molto la loro sensibilità.
Ma veniamo allo scopo di questa lettera. So che oggi, sabato 6 maggio, avrà luogo l’incoronazione di Carlo: diventerà King Charles III. Ebbene sì, le voci sono arrivate fin quassù… oggi come allora le notizie di Buckingham Palace fanno il giro di tutto il mondo e catturano l’attenzione di tutti. Sapete, fa uno strano effetto immaginare Carlo re… pensavo che la regina Elisabetta fosse eterna, invece ora è arrivato il momento che sia lui ad assumersi la responsabilità di regnare un grande Paese come il Regno Unito. Odiavo le convenzioni del Palazzo, ma ho sempre amato tanto questo territorio e i suoi abitanti, che mi hanno ricambiata con molto affetto. Certo, faccio fatica a comprendere alcune scelte come la Brexit: oggi questo grande Regno mi sembra un po’ ripiegato su se stesso, mentre bisognerebbe avere gli orizzonti larghi e avere uno sguardo che guarda non solo all’Europa ma anche al mondo intero, perché è più piccolo di quanto possiamo pensare nella nostra vita di tutti i giorni.
Ora, cara Camilla, sarai contenta. Con l’incoronazione di Carlo diventerai regina. “Finalmente ce l’ho fatta!”, starai pensando, stando lì, accanto al mio ex marito. Voglio dirti, però, una cosa: non basta avere la corona ma bisogna saperla indossare. Per essere regina non ci si deve solo trovare al posto giusto nel momento giusto, non è sufficiente essere sposata con il sovrano: è una questione di stile. Bisogna avere cuore e umanità, andare oltre all’etichetta, stare fra la gente, camminare per le vie del mondo e stare accanto ai più deboli. Queste sono le cose più importanti ed è quel che resta, a prescindere dal titolo che si detiene in un determinato momento.
Non è un mistero, noi due siamo sempre state molto diverse e abbiamo perennemente visto le cose in maniera opposta. Mi spiace, sarai regina ma mai un mito!
Lady D.
p.s. Un caro saluto a tutti, specialmente ai più deboli, a chi non ha voce e a chi viene emarginato dalla nostra società. Sono stata, sono e sarò sempre insieme a voi!
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