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L'attesa

Il Napoli verso lo Scudetto, anche a Bergamo si prepara la festa: “Saremo pacifici”

Il presidente del fan club cittadino: "Festeggeremo in maniera civile, in un locale, insieme a tutti i tifosi di città e provincia. Non temiamo ripercussioni, non sarà un corteo"

Bergamo. “Lo stiamo aspettando da gennaio questo Scudetto!”. Tutti i tifosi napoletani del mondo sono in fibrillazione e Bergamo non fa alcuna eccezione: mercoledì (3 maggio) o giovedì, salvo altre sorprese, il Napoli dovrebbe festeggiare il terzo Scudetto della propria storia, il primo dopo 33 anni di lunga attesa. La consacrazione dopo un campionato dominato: preso il comando solitario alla sesta giornata, la squadra non l’ha mai lasciato andare. E ora la festa è pronta a scattare in tutta Italia.

“Ormai è quasi fatta, lo abbiamo stravinto” afferma Adriano, il titolare dell’omonima trattoria. “Rimarrà nella storia, perché vinciamo con 18 punti di vantaggio”. Se tutto andrà secondo i piani, nelle prossime serate è prevista una festa all’interno del locale: “Sarà una cosa pacifica, perché le regole vanno sempre rispettate, senza eccessi: non esiste fare casino, ma sicuramente ci divertiremo”.

“Spero che il giorno buono sia giovedì (quando il Napoli giocherà a Udine, ndr), perché lo vogliamo vincere in campo questo Scudetto”, ribadisce, alludendo al fatto che mercoledì la Lazio sfiderà il Sassuolo e in caso di non-vittoria l’aritmetica premierà comunque i partenopei.

Tra preparativi per le celebrazioni ed entusiasmo dilagante, che si estende anche a svariati ristoranti del centro, c’è anche chi vuole mettere in evidenza un altro tema: “Purtroppo leggendo i commenti sui social, pieni di insulti, cose offensive e razziste nei confronti di noi napoletani, capisco che c’è ancora tanto su cui lavorare”, spiega il titolare di un bar del centro.

“Siamo grati a Bergamo per le tante cose belle che ci ha dato, ma leggere queste cose fa riflettere. Anche perché poi sono sicuro che chi scrive queste cose sui social poi il venerdì e sabato sera va a mangiare la pizza nei ristoranti napoletani e canta ‘o sole mio’ in piedi sulle sedie. Bisognerebbe ricordarsi che l’Italia è unita e focalizzarsi su altre cose. E non mi riferisco al volantino che sta girando online, perché so che quello è falso”.

In rappresentanza dei tifosi partenopei in terra orobica c’è soprattutto Bergamo Azzurra, il fan club del Napoli, un’associazione culturale fondata nel 2015 che oggi conta 200 iscritti. Il presidente Giacomo Ricciardi ha già definito il piano per la festa: “Anzitutto andremo certamente a Udine giovedì, poi organizzeremo una grande celebrazione a Bergamo. Voglio estenderla anche a tutti i tifosi che sono in provincia: sarà organizzata in un locale, alla presenza anche di ex giocatori del Napoli che vivono qui”.

“Voglio che sia una cosa fatta bene”, aggiunge, “allertando le forze dell’ordine, chiedendo i dovuti permessi, perché le cose che stanno uscendo non mi piacciono”. Riferimento a quanto accaduto domenica (30 aprile) in Malpensata: fuori dal centro di ritrovo del club, un 19enne ha sparato dei colpi di pistola. “Mi dissocio totalmente: quella festa non l’abbiamo organizzata noi, perché tutto il direttivo era a Napoli. Il ragazzo (che è stato denunciato, ndr) non è nostro socio: è stata una cosa spontanea, organizzata dal bar e il club non ne è in alcun modo responsabile né associabile a quel che è successo”.

“Io ho apprezzato molto quello che ha scritto il sindaco Gori, che ha chiesto di applaudirci: conosco tante persone a Bergamo, qui siamo parecchi” aggiunge Ricciardi, parlando della possibilità di ritorsioni da parte della tifoseria atalantina, “non mi aspetto che si verifichino delle problematiche, anche perché penso che la città sia pronta a capire quello che significa per noi questo trofeo. Se facessimo un corteo per le vie, allora capirei chi la vivrebbe come una sfida. Come Bergamo Azzurra non abbiamo mai avuto problemi, noi ci adoperiamo molto nel sociale e siamo ben inseriti nel tessuto territoriale”. Non sarà comunque un volantino anonimo a spaventare gli ormai neo campioni d’Italia: “Non conosco personalmente tutti i gruppi, ma sono certo che mai avrebbero mai mandato un messaggio anonimo e soprattutto mai contro i commercianti della zona”.

“Io ho vissuto anche l’epoca di Maradona, ma questo Scudetto è più sofferto: da anni siamo sempre in Europa e in alto, abbiamo una società senza debiti, pulita, siamo un fiore all’occhiello. È veramente una grande soddisfazione”, ha concluso. Sì, la festa è pronta ad iniziare.

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