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Bergamo segreta

Via degli Anditi, una strada scomparsa sulle tracce delle mura romane

Utilizzata in origine come camminamento di ronda, la stretta via si sviluppava fra la scomparsa Porta Penta (Porta Dipinta) e l’attuale Palazzo Medolago Albani

Bergamo. Ricostruire l’andamento della cinta muraria che circondava Bergamo in epoca romana è divenuta un’impresa particolarmente ardua.

I pochi resti che si sono riusciti a individuare hanno infatti consentito agli archeologi soltanto di ipotizzare quale potesse essere il perimetro delle antiche mura, in parte sovrapposte a quelle medievali come accaduto nei pressi dell’ex via degli Anditi.

Utilizzata in origine come camminamento di ronda, la stretta strada si sviluppava fra la scomparsa Porta Penta (Porta Dipinta) e l’attuale Palazzo Medolago Albani consentendo ai soldati di tenere sotto controllo l’area posizionata a sud del centro cittadino.

I vari interventi che hanno interessato la zona nel corso dei secoli hanno apportato importanti modifiche alla via che si presenta oggi come una strada porticata caratterizzata da cinque arcate posizionate a ovest della funicolare che nel 1887 interruppe il percorso del cammino

Via degli Anditi venne tuttavia interessata anche da una serie di studi realizzati nel 1974 che portarono alla luce un tratto di mura medievali, escludendo così definitivamente le ipotesi avanzate in precedenza che facevano coincidere il perimetro delle costruzioni romane con il percorso fortificato.

Il ritrovamento di alcuni frammenti ceramici all’interno dei fornici avrebbe potuto riaprire la questione, tuttavia gli archeologi dimostrarono come gli stessi fossero stati utilizzati come materiale di riempimento successivo alla costruzione delle mura medievali facendo tramontare così ogni possibile supposizione riguardante lo schema difensivo di Bergomum.

L’unica traccia rinvenuta dagli studiosi si troverebbe

nei pressi di una casa in via San Giacomo dove gli esperti hanno individuato un muro composto da grossi blocchi a forma di parallelepipedo di pietra locale riconducibili all’epoca romana.
Un piccolo indizio che non ci consente di disegnare con precisione il percorso delle mura romana che, per certi versi, rimane ancora oggi nel campo delle ipotesi.

Fonti

AA.VV., Le mura di Bergamo, Grafica Gutemberg, Azienda Autonoma di Turismo, Bergamo, 1977

Raffaella Poggiali Keller (a cura di), Bergamo dalle origini all’Altomedioevo. Documenti per un’archeologia urbana, Panini, Modena, 1986

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