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Il rebus

Atalanta, porta girevole: il ballottaggio Sportiello-Musso e le ripercussioni sul futuro

Il sorpasso nelle gerarchie sembra perfezionato e rimescola le carte in vista della prossima stagione, con Carnesecchi sullo sfondo

Bergamo. Se non è sorpasso, poco ci manca. La scelta di Gian Piero Gasperini di confermare Marco Sportiello tra i pali nerazzurri anche per Atalanta-Roma dopo avergli dato fiducia nella trasferta di Firenze ridisegna nuovamente le gerarchie, con Juan Musso che rischia di scalare a ‘secondo’ da qui a fine stagione.

“A Juan serviva tranquillità” aveva detto il mister dopo l’1-1 del Franchi, ma la decisione di insistere sul classe 1992 anche lunedì (24 aprile) sembra una chiara indicazione. Specialmente perché i risultati sono dalla sua parte. Posto che non sarebbe comunque sorprendente rivedere l’argentino nell’undici titolare contro il Torino sabato sera, al momento parlare di gerarchie ribaltate non si discosta particolarmente da quella che sembra essere la realtà.

Ipotizzare un finale di campionato con Sportiello titolare è quindi più che credibile. Peccato che dal primo luglio prossimo il nativo di Desio sia destinato a diventare un giocatore del Milan, avendo già detto sì ai rossoneri a fine 2022. D’altronde in quel momento la prospettiva che offriva l’Atalanta sembrava quella di secondo, appunto, di Musso, che appena rientrato dalla frattura facciale rimediata – coincidenza – nel match d’andata contro la Roma si era subito ripreso il posto da titolare.

Nel calcio però tutto cambia molto in fretta. E ora l’ex Udinese, maglia numero uno sulla schiena, potrebbe essere diventato il numero due. Con inevitabili ripercussioni su quelle che possono essere le scelte future personali e societarie. Il ventottenne cresciuto nel Racing de Avellaneda ha ancora due anni di contratto (scadenza 2025) e su di lui la società ha fatto un investimento da oltre venti milioni di euro, finora ripagato solo in parte dalle prestazioni.

In questo momento l’ipotesi di una cessione non scalda particolarmente l’animo del diretto interessato, che peraltro ha da poco preso casa in zona Gewiss Stadium ed è diventato papà, ma non è da escludere che possa diventare un tema. A patto che, chiaramente, l’Atalanta rientri dall’esborso senza mettere segni meno. Insomma, 12-13 milioni di euro. Per ora, comunque, nessun movimento registrato.

L’addio già certificato di Sportiello non chiuderà il ballottaggio, anzi, se possibile lo spalancherà ulteriormente, perché in estate tornerà a Bergamo Marco Carnesecchi, con un anno da titolare in Serie A e la voglia di confermarsi come numero uno. L’estate scorsa era stato designato come partente, poi l’infortunio ha sconvolto tutti i piani.

Ora il classe 2001 può ambire a difendere i pali dell’Atalanta e l’eventuale serie di panchine a cui può essere destinato Musso da qui a fine campionato potrebbe giocare in suo favore. A meno che venga deciso che si può fare a meno di lui, anche se in quel caso bisognerebbe ricorrere al mercato per valutare le opzioni a disposizione. E quindi spendere soldi. Ora più che mai, la porta nerazzurra è girevole. Maggio però potrà fornire indizi precisi.

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