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L’Atalanta vola sull’Eurostar, anche Bergamo è capitale fotogallery

Replicata a suon di gol la vittoria dell'andata. La cultura (del calcio) premia di nuovo Gasp contro Mourinho e la corsa all'Europa continua

Come faccio a ribaltare la partita, se non sono sicuro di avere cambi adatti? Allora Gasperini, invece di scegliere la soluzione cambi, ha ribaltato i ruoli: per una volta ha fatto lui il Mourinho e così ha vinto l’Atalanta. Al Mourinho vero, la soddisfazione, parole sue, di aver “dominato la partita, ma hanno deciso gli episodi. Come all’andata…”.

Beh potremmo rispondere al tecnico portoghese che errare humanum est, sed perseverare…cioè se già all’andata la Roma era uscita dal campo sconfitta, al ritorno forse non ha capito abbastanza la lezione ed è stata di nuovo battuta.
Ma lasciamo Mou ai suoi problemi. E non è certo per il pestone di Palomino a Dybala che la Roma è rimasta azzoppata, ma per le scelte di Gasp che evidentemente hanno spiazzato il rivale: l’Atalanta è stata attenta a chiudere e bloccare qualsiasi iniziativa giallorossa, lavorando ai fianchi l’avversario per colpirlo scientificamente. Praticamente al primo tiro in porta, ma che importa? Dopo un paio di discese di Ederson, che faceva quasi concorrenza a Sofia Goggia spettatrice (e invitata al bis dal presidente Percassi, ovvio, dopo una serata così memorabile) è arrivato il gol. Giusto prima della fine del primo tempo, tanto per andare al riposo più tranquilli e sicuri.

Poi, Zapata ringrazia per i complimenti per l’assist a Pasalic, ma precisa: “Grazie, bello l’assist, ma fare gol è un’altra cosa”. Eh già. Però, se è vero che Duvàn manca anche stavolta dal tabellino dei marcatori, non si può metterlo dietro la lavagna, anzi: si è battuto come un leone, Gasperini ha scelto la via del confronto fisico con i fisicati giallorossi e Zapata per primo non si è tirato indietro. Gli altri gol portano la firma del capitano Toloi e di Koopmeiners nelle vesti del goleador opportunista che fa fesso il portiere Rui Patricio. Non sarà da questi errori che si giudica un portiere, tuttavia abbiamo visto quando è capitato anche a Musso e allora Gasp ha deciso di giocare la carta Sportiello, che lo sta ripagando.

Partita fisica? Non solo. Sul piano dell’attenzione e della concentrazione, in questo scontro diretto per l’Europa, l’Atalanta ha fatto il pieno e l’abbiamo visto nel quarto d’ora iniziale ma anche dopo, nelle marcature asfissianti dei nerazzurri, bastava vedere un Pasalic che inseguiva Cristante ovunque. Difesa con le antenne dritte, tutti pronti a spazzare sulle palle alte, da sempre pericolo numero uno contro i giallorossi. E però non puoi fare tre gol alla quinta forza della Serie A se tecnicamente non sei in grado di reggere il confronto. Perciò bisogna dire che il ritorno di Koop è stato fondamentale, con i suoi recuperi, le sue accelerazioni da regista e gli inserimenti in area da bomber, vedi il terzo gol.

E’ stata una battaglia e il generale Gasp ha battuto il suo collega Mourinho, due volte su due dopo l’andata. Curioso poi che a Roma abbia segnato un difensore, Scalvini, al ritorno il trequartista-centrocampista Pasalic, un altro difensore cioè capitan Toloi e un centrocampista, Koop appunto. Mancava il bomber Lookman? Ecco che allora Gasp ha scelto di lasciare pure il controllo del gioco (non parliamo di dominio…) agli avversari, per poi colpirli. Episodi decisivi? Le grandi squadre vincono spesso e volentieri senza incantare, ne abbiamo un esempio in questo campionato, ma sanno essere decisive quando serve. A proposito di ribaltoni: la Roma faceva paura sui calci piazzati, soluzione che da tempo mancava all’Atalanta? Il gol di Toloi nasce proprio in quel modo, con Palomino appena entrato che di testa apre la strada e il capitano che ribatte a rete sulla respinta del portiere.

Insomma, è una Dea che mostra gran carattere e anche di avere buone gambe, al di là delle difficoltà di tenuta che può avere avuto la Roma dopo i supplementari di Europa League. E se la squadra sa dare queste risposte, tutta insieme, poi arrivano anche i gol degli attaccanti. Sul treno per l’Europa c’è quindi, con merito, anche l’Atalanta. E fra tre partite, dopo Torino, Spezia e la Juve a Bergamo, sapremo meglio quali chances si potrà giocare la Dea. Per la Champions due posti sembrano obiettivamente prenotati da Napoli e Lazio, però la volata è appena iniziata: il bello arriva adesso…

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