È stato portato sabato mattina nel carcere Canton Monbello di Brescia Francesco Colleoni, che nel gennaio 2021 uccise il padre Franco, 68 anni, ristoratore ed ex segretario provinciale della Lega. Dovrà scontare una condanna di ventun anni che terminerà nel 2042.
La sentenza della Corte d’Assise di Brescia, presieduta da Giulio Deantoni, era arrivata il 28 ottobre 2022 e aveva confermato la condanna di primo grado.
Franco Colleoni era stato trovato nel cortile del suo ristorante “Il Carroccio” di Dalmine: secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il suo assassino gli aveva sbattuto ripetutamente il capo sul cordolo del vialetto di ingresso. Il figlio Francesco, cuoco di 36 anni, aveva da subito ammesso di aver litigato col padre e di averlo spinto, affermando poi di non ricordare più nulla.
Dall’8 aprile 2022 si trovava ai domiciliari in provincia di Brescia. Non è stato fatto ricorso in terzo grado in Cassazione.
La Corte d’Appello di Brescia aveva respinto la richiesta di assoluzione degli avvocati difensori Enrico Cortesi e Andrea Filipponi, i quali avevano anche chiesto nuovamente una perizia psichiatrica (negata a Bergamo). Era stata esclusa l’ipotesi di una rapina finita male. La difesa aveva invece obiettato, ricordando come le indagini siano state subito condotte a senso unico contro il figlio.
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