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Il gesto

“Rosita, ti aiutiamo noi”: l’offerta del Circolo Ghislandi all’ex prof multata in Città Alta

Nel 2021 è accaduto un fatto analogo ad una socia del gruppo di Cividate Camuno. Il presidente, ex avvocato, ha studiato a fondo la normativa: "Tutela il consumatore dalle guide abusive, ma se non c'è corrispettivo economico non si configura nessun abuso"

Bergamo. “Rosita, ti aiutiamo noi!”. Il circolo culturale Ghislandi di Cividate Camuno scende in campo a sostegno di Rosita Corbetta, la professoressa in pensione multata dalla Polizia Locale di Bergamo perché spiegava ad un gruppo di amici le bellezze del duomo di Città Alta, pur non essendo una guida autorizzata.

Quando i membri del circolo Ghislandi hanno letto la notizia di quanto accaduto all’ex docente – in visita nella nostra città con un gruppo di associati dell’Università per tutte le età di Casatenovo, del quale anche lei fa parte – si sono messi a sua disposizione. Perché nel 2021 anche a loro è successo un episodio del tutto similare.

Una trentina di appartenenti al circolo era in visita alla chiesetta di Santa Maria Assunta a Esine. Con loro c’era una professoressa di storia dell’arte, socia a sua volta, che illustrava gli affreschi ai presenti. In fondo alla chiesa si è sistemato un carabiniere che ha preso appunti per tutto il tempo. Al termine della visita si è avvicinato alla docente chiedendole i documenti e se fosse iscritta all’albo regionale delle guide turistiche. La donna ha detto di no e il militare ha steso un verbale accusandola di esercizio abusivo della professione.

Subito gli altri presenti sono insorti in difesa dell’amica. Tra loro anche il presidente del circolo Ghislandi, Pier Luigi Milani, avvocato in pensione.

“Mi sono messo a studiare a fondo la normativa – spiega Milani -. La legge regionale è sacrosanta in quanto tutela il consumatore, ovvero l’utente che fruisce dei beni culturali, dalle guide abusive. Ma il consumatore è qualcuno che paga per avere in cambio un servizio. Se non c’è un corrispettivo economico non si configura nessun tipo di abuso”.

L’ex avvocato cita tutta una serie di esempi: “Un prete che accoglie un gruppo di fedeli di un’altra parrocchia e mostra loro le peculiarità della sua chiesa deve essere una guida turistica abilitata? I padroni delle ville storiche che durante le giornate del Fai aprono le porte delle loro dimore e fanno da ciceroni ai visitatori devono essere guide abilitate? Nella nostra zona c’è un’anziana suora che è la custode di un eremo e accoglie i visitatori raccontando loro la storia del luogo. Anche lei deve essere iscritta al registro delle guide turistiche? E gli insegnanti in gita con le classi? E i custodi dei castelli?”

Di queste categorie secondo l’avvocato Milani fanno parte anche i membri dei circoli e delle associazioni: “Sono trent’anni che il nostro circolo vivacizza la Valcamonica a livello culturale con iniziative, gite, visite. Al nostro interno abbiamo diverse persone che conoscono molto bene la storia del territorio e le sue peculiarità e spesso si offrono di mettere gratuitamente a disposizione degli altri iscritti la loro cultura. La stessa cosa ha fatto la professoressa Rosita Corbetta con gli amici dell’Università per tutte le età della quale fa parte. Non si è fatta pagare, quindi dov’è l’abuso?”.

“Il volontariato va tutelato. Non si può incorrere in sanzioni quando si tratta di consumo libero, senza fine di lucro. Non si può privatizzare un bene comune”, continua Milani.

Alla fine alla professoressa del circolo Ghislandi la multa non è arrivata. “Noi ci siamo subito fatti sentire: abbiamo inviato un comunicato stampa ai giornali, abbiamo scritto ai carabinieri di Esine, a diverse Pro Loco della Val Camonica. Da quel momento nessun fatto del genere si è più verificato. Ora vorremmo aiutare Rosita. Mi metterò in contatto con lei, dato che ho studiato bene la normativa e speriamo che questa vicenda si risolva per il meglio”.

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