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Tecnologie empatiche

Lavoro

L’inclusione come asset per progettare l’innovazione

Il mondo del lavoro sta affrontando, nel corso degli ultimi anni, cambiamenti significativi: insieme a questioni come la digitalizzazione e la sostenibilità, l’inclusione è una delle tematiche più rilevanti per le imprese di oggi e di domani.

Il mondo del lavoro sta affrontando, nel corso degli ultimi anni, cambiamenti significativi: insieme a questioni come la digitalizzazione e la sostenibilità, l’inclusione è una delle tematiche più rilevanti per le imprese di oggi e di domani.

In base ai dati della recente ricerca Future of Work, che ha coinvolto 100 HR director delle principali aziende italiane, emerge un divario tra le intenzioni e la realtà: solo il 46% degli intervistati mette in pratica percorsi di inclusione e diversità, mentre il 20% non riconosce del tutto l’importanza di queste tematiche.

L’importanza dell’inclusione in azienda in realtà è duplice: come sappiamo bene in Neosperience, oltre a rispondere a un bisogno etico sempre più urgente, rappresenta per le imprese un prezioso asset per dare vita a progetti innovativi, in grado di stare al passo con un mondo sempre più connesso e globalizzato.

Inclusione e diversità: qual è la differenza?

Anche se sono spesso utilizzati come sinonimi, diversità e inclusione non sono sinonimi. Il termine “diversità” (spesso utilizzato nel mondo delle risorse umane con il suo equivalente inglese, diversity) si riferisce infatti alla varietà di caratteristiche individuali.

Elementi di diversità possono essere, per esempio, il Paese e la condizione sociale di origine, la religione, la disabilità fisica o mentale, l’età, il sesso, il livello di istruzione, l’orientamento sessuale e l’identità di genere. 

L’inclusione si può invece definire come la gestione della diversità all’interno di un contesto, ad esempio quello lavorativo. Il termine indica infatti l’atto di creare le condizioni favorevoli a includere, gestire e valorizzare gli elementi di diversità all’interno di un sistema.

Perché l’inclusione è importante per l’innovazione?

Come abbiamo accennato in apertura, l’inclusione rappresenta una preziosa risorsa per le imprese che stanno già intraprendendo o hanno intenzione di intraprendere un percorso di innovazione.

Diversificare la propria forza lavoro equivale a dare spazio a prospettive e metodologie mai prese in considerazione prima, rafforzate dalle esperienze individuali e culturali di ciascuno, dalle sfide che si affrontano quotidianamente e dalle possibilità di trovare nuove strade per sopravvivere e prosperare.

Dal punto di vista della diversità culturale, sono sempre di più le aziende e organizzazioni che attuano pratiche attive di inclusione per promuovere l’innovazione e lo sviluppo sostenibile: dalla NASA a IKEA, grazie a queste iniziative le aziende possono infatti accedere a nuove risorse e conoscenze.

La disparità di genere rappresenta invece una partita ancora aperta per le aziende. Negli ultimi anni si stanno moltiplicando le iniziative di sensibilizzazione per una maggiore presenza femminile nei ruoli manageriali: dati alla mano, avere donne in ruoli di leadership e di sviluppo porta consistenti vantaggi economici e valoriali alle aziende.

Dall’altro lato, tuttavia, meno di un terzo delle posizioni manageriali sono occupate da donne, ma soprattutto persiste all’interno della forza lavoro un forte gender pay gap, un grande ostacolo da superare per fare spazio a un futuro più equo.

Allo stesso modo, la presenza in azienda di persone con diversi orientamenti sessuali e identità di genere può portare una prospettiva unica alle sfide di oggi in settori come la tecnologia, la salute e il benessere, l’educazione e la cultura, a patto di fornire un ambiente davvero accogliente e libero da pregiudizi.

Inclusione in azienda: i vantaggi principali

Creatività

L’inclusione e il confronto con altre persone sul posto di lavoro influiscono in modo positivo sul pensiero creativo. Lo scambio reciproco di conoscenze e pratiche permette di condividere modi di pensare unici e di trovare soluzioni creative ai problemi basate su nuove prospettive.

Ricavi

L’inclusione, sostiene Forbes, influenza l’innovazione e sblocca un potenziale più elevato di crescita finanziaria. Le aziende più inclusive hanno prodotto più ricavi dall’innovazione (45%) rispetto alle aziende sotto alla media – un vantaggio che si traduce in un ritorno di interesse più elevato.

Relazioni

L’inclusione sul posto di lavoro rende più felici e motivati i dipendenti, un dato qualitativo che tuttavia si riflette positivamente su risultati quantitativi come la produzione e la qualità del lavoro. Questo cambiamento deve tuttavia essere sostenuto e monitorato, in particolare in fase iniziale, da iniziative di diversità, equità e inclusione (DEI).

Forza lavoro

Le persone rimangono nelle aziende che trattano i dipendenti in modo equo, offrono flessibilità, valorizzano il benessere fisico e mentale e offrono opportunità di crescita concrete. Al contrario, i dipendenti che subiscono discriminazioni, esclusioni o barriere sul lavoro hanno maggiori probabilità di sentirsi spinti a cercare altre occupazioni.

Visibilità

Le aziende che danno priorità all’impatto sociale ed etico nella loro strategia aziendale fanno la differenza nel mondo. Essere inclusivi ripaga: porta infatti nel concreto a un aumento degli investimenti, una migliore acquisizione di clienti e alla costituzione di team composti da persone talentuose, creative e motivate.

Inclusione e innovazione, da dove partire?

Dare il via a pratiche di inclusione e diversità è un processo complesso eppure imprescindibile per le aziende, incluse le piccole e medie imprese, che fanno dell’innovazione il proprio punto di forza.

I leader e i responsabili delle risorse umane hanno la responsabilità di sostenere l’inclusione in più aree:

  • Policy aziendale: implementando a livello aziendale una “politica delle pari opportunità” che delinei e faccia rispettare comportamenti virtuosi;
  • Selezione: adottando un atteggiamento inclusivo, comunicando questa intenzione in modo il più possibile chiaro negli annunci di lavoro e assumendo i candidati in base alle qualifiche professionali, senza pregiudizi;
  • Formazione e sviluppo: investendo in corsi e iniziative di formazione sulla diversità che aiutino a riprogrammare i bias inconsci che influenzano in negativo il processo decisionale.

In conclusione, l’innovazione è un processo dinamico che richiede una visione aperta e flessibile per creare soluzioni originali e creative. In questo contesto, la diversità culturale e di approcci è un elemento fondamentale per promuovere e sviluppare progetti innovativi.

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