Bergamo. “È un’emozione ineguagliabile affrontare questo impegno, il secondo appuntamento come questore. Un impegno gravoso perché risulta difficile ripetere quanto effettuato nel recente passato, forse troppo vicino ma pur sempre passato”. Il questore di Bergamo Stanislao Schimera ha esordito con queste parole in occasione della celebrazione per i 171 anni della Polizia di Stato che mercoledì (12 aprile) a Bergamo è stata celebrata all’istituto Pesenti.
Tante le autorità che hanno partecipato all’evento, istituzionali e politiche, compresi i rappresentanti delle altre forze dell’ordine cittadine. Tra gli invitati anche Maura Gambirasio, mamma di Yara.
“È un lavoro difficile gestire una struttura che si compone non solo di muri, di mezzi, di impianti ma principalmente di 800 collaboratori – ha proseguito il questore Schimera nel suo discorso – che si impegnano a garantire la sicurezza in modo completo senza tralasciare nulla al caso.
Necessita di una seria programmazione che solo grazie ad un complessa e armoniosa attività di equipe è possibile realizzare. In questo la squadra che mi affianca ha dato piena prova delle qualità che la contraddistingue”.
Dopo le parole, spazio alle premiazioni degli agenti che si sono contraddistinti nelle operazioni più brillanti. A partire dal sovrintendente Antonio Marini e dal vice Corrado Citaristi della Digos per gli arresti dopo gli scontri tra ultrà prima di Atalanta-Borussia Dortmund del febbraio 2018.
Gli ispettori Carrara e Chiesa con i colleghi Saponaro, Pilenga e De Luca della Stradale per l’operazione Black Money, sempre del febbraio 2018, con 66 reati commessi contro la pubblica amministrazione.
L’ispettore Turani con i colleghi Lozza e Pelliccioli della Squadra mobile per una vasta operazione legata allo spaccio di sostanze stupefacenti nel maggio 2019, con l’arresto di 18 persone.
Il sovrintendente Bruni con il collega Pozziello per l’arresto di un uomo che armato di coltello aveva rapinato un negozio.
Infine riconoscimento anche al vice sovrintendente Cusumano per la professionalità dimostrata nel realizzare i filmati, come quello trasmesso in occasione della cerimonia al Pesenti.
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