Ardesio. Non bastavano la valanga di acqua, fango e detriti. Anche i ladri avrebbero provato a rendere difficile la vita agli sfollati della frana di Ardesio.
Una residente in via Piemonte racconta di avere sentito un allarme suonare la notte dopo il disastro. Un’altra, di essere stata svegliata dall’abbaiare prolungato del suo cane. “Erano più o meno le 3,15. Abbaiava forte, come non l’avevo mai sentito prima”, dice Marina Lazzarini.
Quando si è affacciata dalla finestra per controllare se stesse succedendo qualcosa, la donna ha notato le sagome di due uomini che si aggiravano con delle torce in via Alpini, dove si trovano le case più colpite dal disastro.
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“Se fossero stati degli addetti ai lavori – sostiene – si sarebbero qualificati. Invece, appena si sono accorti di essere osservati, si sono dati alla fuga. Ad ogni modo, visto l’orario, non riesco a trovare molte spiegazioni plausibili”. Del resto, le immagini della frana erano rimbalzate su tutti i media. “Sapendo che c’erano degli sfollati, forse speravano di trovare l’area incustodita”.
La mattina seguente, la 56enne dice di essersi recata personalmente in caserma dai carabinieri a denunciare l’accaduto. Tant’è che l’area, conferma il sindaco Yvan Caccia, la notte è presidiata da una pattuglia di vigilanza della Mondialpol.
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