Ardesio. Un fascicolo non è ancora stato iscritto a registro, ma sarà senz’altro aperto contro ignoti. Il reato ipotizzato dalla Procura di Bergamo dovrebbe essere inondazione e danneggiamento.
Nel frattempo, decine di volontari stanno aiutando i compaesani più colpiti dall’ondata di acqua e fango causata dalla rottura del condotto di Enel Green Power di mercoledì mattina (6 aprile) ad Ardesio.
Muniti di stivali, badile e pettorina catarifrangente, i volontari si sono messi a spalare fango e raccogliere detriti nelle diverse abitazioni e lungo le vie colpite dallo smottamento. In particolare via Piemonte e via Alpini.
Tra loro ci sono i giovani della Pro Loco, ma anche assessori e consiglieri comunali, pensionati e gente comune. Almeno una cinquantina le persone, oltre ai proprietari delle abitazioni, che si sono mobilitate per dare una mano alle dieci persone evacuate e alle 71 ancora isolate nelle frazioni Staletti, Pizzoli e Cerete, a monte della frana.
A supervisionare gli interventi la Protezione civile e i vigili del fuoco. Supporto anche da parte della parrocchia, con il parroco don Antonio Locatelli che ha messo a disposizione gli spazi dell’oratorio. Alcune aziende private invece hanno messo a disposizione i propri mezzi da lavoro per sgomberare il materiale.
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