Ardesio. "Rientrare nelle case e riavvicinare alla comunità le persone isolate": il sindaco Yvan Caccia aveva chiarito le priorità su cui lavorare già poche ore dopo il disastro che mercoledì (5 aprile) ha colpito il paese di Ardesio, inondato dall'acqua fuoriuscita da una falla che si è aperta in un canale di conduzione dell'Enel.
Già nel pomeriggio del giorno dopo le cinque famiglie che sono rimaste sfollate procederanno al recupero dei beni di prima necessità nelle proprie abitazioni: i vigili del fuoco forniranno supporto e assistenza per entrare nelle case ancora inagibili a causa dell'acqua e dei detriti che la frana ha portato a valle. Verrà effettuata anche una prima valutazione dei danni.
"Sicuramente rispetto a ieri è migliorata molto la situazione, anche se il problema persiste" afferma Valerio Zucchelli, responsabile della Croce Blu di Gromo che in contatto con il COC (Centro Operativo Comunale) sta dando supporto alla protezione civile, "si sta lavorando per liberare strade e aree pubbliche dal fango e dai detriti".
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L'altra priorità riguarda le settantuno persone isolate (trentanove nuclei familiari) nelle tre frazioni al di sopra della frana: "Stiamo organizzando una strada alternativa con fuoristrada per poterle collegare alla comunità. Domani una persona farà rientro a Staletti dopo essere stata dimessa dall’ospedale: la riporteremo alla propria abitazione con un fuoristrada".
"L'obiettivo principale, in accordo con Enel e Comune, è facilitare lo sgombero dei detriti sulla via principale comunale che porta alle frazioni" prosegue, "per garantire almeno i servizi essenziali ed emergenziali. Prima bisognerà stimare i danni e capire se la strada ha avuto dei cedimenti, non son fatte delle stime ma i tempi saranno lunghi".
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