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L'intervista

Ardesio, il sindaco: “Monitoriamo la stabilità del versante. Anomalie segnalate in passato? Per Enel niente perdite” fotogallery

Il primo cittadino è tra le 40 persone isolate dopo i 15mila metri cubi di acqua e fango che si sono riversati sul paese. "Nel 2019 segnalate formazioni di bagnato sull'asfalto"

Ardesio. Quel che è successo prova a spiegarlo il sindaco di Ardesio, Yvan Caccia: “Quindicimila metri cubi di acqua, contenuti nel canale Enel Green Power che parte da Gromo e finisce per alimentare la centrale di Ludrigno di Ardesio, sono fuoriusciti da una breccia formatasi nel canale di adduzione. Quindicimila metri cubi che intorno alle 7 di mattina hanno eroso il versante, sotto il quale c’è una strada comunale, ora interrotta, che porta alle abitazioni di una quarantina di residenti ora isolati”, compresa quella del primo cittadino. Le case più colpite, però, sono altre. Quelle di via Alpini e via Piemonte, “dove una quindicina di persone – spiega – sono al momento sfollate”.

La preoccupazione più grande, ora, riguarda la stabilità del versante: “Speriamo che non si sia troppo appesantito di acqua, perché un giorno potrebbe muoversi”. A quanto pare, in passato, alcuni residenti della zona avevano già segnalato al Comune delle presunte anomalie: “C’erano delle formazioni di bagnato anomale sull’asfalto – ammette il sindaco -. Era il 2018, forse il 2019. Abbiamo fatto fare un sopralluogo ai tecnici di Enel, ma non abbiamo avuto certificazione che fosse un problema legato a perdite eventuali del canale. Questa mattina Enel ci ha assicurato che durante tutte le loro opere di manutenzione non hanno mai avvertito nessuna perdita”.

Sulle possibili cause, la stessa Enel Green Power ha fatto sapere che sarebbero “in corso di valutazione”. Il personale, ha assicurato la società, “è intervenuto immediatamente sul posto attivando le procedure di emergenza di concerto con le autorità competenti. L’impianto non era in esercizio e non erano in corso attività sul canale”. E ancora: “L’opera di adduzione, secondo gli standard operativi, è controllata periodicamente e anche l’ultima ispezione, condotta il 27 marzo, non aveva rilevato alcun elemento che potesse far presagire una problematica”.

Il sindaco crede che il risarcimento, comunque, sarà ingente “e sarà tutto a carico di Enel, perché non siamo stati colpiti da una calamita naturale: è colpa dell’azienda, che ora deve preoccuparsi, oltre che sistemare la rottura del condotto, di provvedere a garantire, col tempo, i lavori di sistemazione della strada e del versante della montagna”. A questo proposito il Comune ha invitato i cittadini a fotografare e documentare quanto accaduto nelle proprie abitazioni.

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La messa in sicurezza comunque non avverrà nei prossimi giorni: “La priorità sono le case, la gente deve poter rientrare e gli isolati devono essere riportati in comunità sistemando la strada che collega la frazione al paese”.

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