Ardesio. Circa quindicimila metri cubi d'acqua e fango si sono abbattuti mercoledì mattina (5 aprile) sulle strade di del comune di Ardesio. L'allarme è stato lanciato intorno alle 7, quando i residenti hanno avvertito un forte boato.
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All'origine del disastro ci sarebbe l'improvvisa rottura di un canale di adduzione alla centrale idroelettrica dell'Enel di Ludrigno che scorre lungo il versante che sovrasta il borgo Cacciamali. La cascata d'acqua ha iniziato a riversarsi sul paese, in particolare in località Carpignolo e nelle contrade di Staletti, Pizzoli e Cerete.
Il canale è stato chiuso, ma per le strade sono rimasti fango e detriti. Una cinquantina di persone sono state isolate, compreso il sindaco Yvan Caccia, una decina di case sono state rese inagibili. La statale è stata riaperta solo verso sera, mentre i vigili del fuoco stimano che la messa in sicurezza del canale non verrà completata prima di due mesi.
I residenti segnalanono strane infiltrazioni già nel 2019, ma secondo Enel non furono mai riscontrate perdite.
Qui sotto tutti gli articoli pubblicati su Bergamonews in giornata:
La versione dell'Enel: "Ultima ispezione dieci giorni fa, nulla di anomalo" - LEGGI QUI
Il sindaco: "Monitoriamo la stabilità del versante. Anomalie segnalate in passato? Per Enel niente perdite" - LEGGI QUI
I vigili del fuoco: "50 persone isolate, serviranno due mesi per la messa in sicurezza" - LEGGI QUI
Il parroco: "Il boato, poi siamo corsi al santuario per il rosario: temevamo di morire" - LEGGI QUI
Nelle case del disastro: "Letto sbalzato in giardino. È stato peggio della tempesta Vaia" - LEGGI QUI
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Dalla politica aiuti bipartisan per il dramma - LEGGI QUI
Legambiente: "Il cedimento del canale è un segnale da non sottovalutare" - LEGGI QUI
Il sindaco di Villa d’Ogna: “Pronti ad aiutare Ardesio, ci siamo attivati subito” - LEGGI QUI
I vigili del fuoco al lavoro per far rientrare nella case gli sfollati - LEGGI QUI
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