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Lettere

La lettera

“Taglio degli alberi in Colle Aperto? È solo l’ultimo sfregio a chi vive in Città Alta” fotogallery

Riceviamo e pubblichiamo la lettera con allegate fotografie di una residente in Città Alta che denuncia il taglio degli alberi nella valletta di Colle Aperto

Riceviamo e pubblichiamo la lettera con allegate fotografie di una residente in Città Alta che denuncia il taglio degli alberi nella valletta di Colle Aperto.

Spettabile Redazione,
non posso esimermi dal dare un seguito alla segnalazione e alla richiesta di chiarimenti in merito allo scempio arboreo perpetrato nella Valletta di Colle Aperto già segnalate dalla signora Rita Stucchi Pedrini.

Anche se nessuno ha ritenuto di riscontrare le richieste di chiarimenti dalla stessa in modo assai civile inoltrate, è evidente che il totale disastro sia verosimilmente riconducibile all’Assessorato competente al verde pubblico e pertanto all’assessore Marzia Marchesi, colpevole di un assordante silenzio.
Ad ulteriore conferma dello scempio effettuato, mi corre comunque l’obbligo di inviare a testimonianza della qualità del lavoro eseguito le “terrificanti” prove della professionalità di coloro che sono stati incaricati dei lavori, autori sconosciuti di uno scempio visibile a chiunque transiti per via della Boccola e che, a dir poco, pare degno di una banda di lanzichenecchi.

Peccato che nessuno si sia sentito chiamato in causa: un chiarimento sarebbe stato gradito. Ma tutto ciò è coerente e funzionale alla scarsa o nulla sensibilità del sindaco Gori ai cambiamenti climatici, paladino mancato di un impegno a rendere la città più “green”, con maggior attenzione al verde e che, diversamente da quanto promesso in campagna elettorale, non ha aumentato di un solo metro quadro le superfici di verde in centro città, trasformata in una grande spianata di stile sovietico, punteggiata di arbusti che alberi non sono, in totale spregio a quanto richiesto dal PNRR. Sarà assai triste la prossima estate assistere al deserto che tale cementificazione produrrà; nella migliore delle ipotesi avremo il vantaggio di poter cuocere al calore solare non temprato da un ramo verde cibarie varie….

Ad abundatiam invio inoltre la testimonianza fotografica che attesta il fallimento totale della regolamentazione relativa all’accesso in Città Alta, con auto posteggiate con grande civiltà da parte dei proprietari, certi di essere impuniti e alla faccia dell’azzeramento delle emissioni.

Ci sarebbe purtroppo molto da dire circa il decadimento non solo di Città Alta ma di Bergamo in generale, sempre più sporca, degradata, cementificata e insicura. Apprezzata forse da chi si accontenta del “panem et circenses” di cui l’attuale Amministrazione ha fatto uso a piene mani e senza che mai i cittadini abbiano un possibile canale di dialogo con la medesima.
Non mi pronuncio circa la gestione degli eventi legati alla pseudo Capitale della Cultura, che mi paiono caratterizzati da una qual certa mediocrità e da cui trae giovamento una certa lobbie ben identificata e vicina al Sindaco.

In sintesi il malessere è notevole, messo a tacere dalla stampa locale non in grado di comprendere che l’insieme di tutto quanto sta caratterizzando in particolare Città Alta porterà alla lunga allo svuotamento totale del centro storico.

Con buona pace del degrado che avanza e di chi sottrae al proprio dovere senza neanche conoscere il significato di “civil servant”. Per disgrazia anche di chi li ha votati a suo tempo.
Con i migliori saluti.

M.C.B.

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