Bergamo. Può un restringimento della carreggiata lungo poco più di 200 metri paralizzare completamente il traffico di una delle principali arterie della provincia di Bergamo? A giudicare da quanto successo nella giornata di martedì 21 marzo la risposta è: sì!
Veicoli che, ad essere fortunati, procedono a passo d’uomo. Una colonna infinita di macchine, furgoni, bus e mezzi pesanti in (im)paziente attesa lungo l’Asse interurbano, la SS671 per essere formali.
Il motivo? La posa di barriere fonoassorbenti a protezione delle abitazioni che si affacciano sul tratto di strada che dallo svincolo per la Grumellina prosegue verso quello successivo di Curnasco/Treviolo: lavori in corso e necessaria diminuzione dello spazio a disposizione per consentire agli operai di concludere l’intervento in tutta sicurezza.
Tutto legittimo e come da prassi, se non che, forse, il provvedimento emesso dalla Provincia di Bergamo abbia avuto un impatto sul traffico decisamente più pesante di quanto ci si potesse aspettare: se la mattinata e gli altri orari di punta sono stati un incubo, con la coda che si è allungata a dismisura fino ad arrivare in certi momenti addirittura all’altezza di Seriate, di certo non si possono ritenere fortunati i viaggiatori che hanno percorso l’Asse per tutto il resto della giornata.
E sui social e nelle chat le lamentele sono state praticamente continue e martellanti, con segnalazioni di disagi da infiniti punti di partenza, che fosse la città o l’hinterland.
Il cantiere potrebbe protrarsi fino al 21 aprile, ma è impossibile immaginare che non vengano presi accorgimenti per tamponare quantomeno la situazione: una volta terminati gli interventi che richiedono la presenza in strada dei mezzi più ingombranti, le operazioni finali potrebbero essere svolte in orario serale, con conseguente ripristino della carreggiata.
Un’altra buona notizia potrebbe essere la riapertura dello svincolo della Grumellina tra mercoledì e giovedì, anche se data l’alta densità di traffico e la voglia di evitare quei 200 metri di cantiere potrebbero portare a un nuovo ingorgo in uscita dall’Asse.
Insomma, si annunciano tempi duri per gli automobilisti, già sfiniti dal quasi inevitabile cantiere del rondò dell’autostrada: zona da bollino rosso, se non nero, ma le alternative sono poche e non assicurano una scorrevolezza maggiore.
E chi mercoledì mattina si augurava un mezzo miracolo è rimasto deluso: i disagi si sono ripetuti, intasando ancor di più la viabilità cittadina.
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