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L'intervista

Ricerca in Università, Gargantini: “Lavoriamo sui software per rendere il mondo migliore”

Il professor Angelo Gargantini, docente di ingegneria informatica dell’Università degli Studi di Bergamo, è fra i sette migliori scienziati del mondo

Bergamo. Dai campi di battaglia ai campi di ricerca. Serve sempre un motto per conquistare i traguardi più importanti e quello che guida il professor Angelo Gargantini, insieme al suo gruppo di ricerca, è “Better software for a better world”, ossia “software migliori per un mondo migliore”.

Gargantini, docente di ingegneria informatica all’Università degli Studi di Bergamo, è uno dei sette professori dell’UniBG che sono stati inseriti nella classifica mondiale degli scienziati con il livello più elevato di produttività scientifica. Elaborata dall’Università di Stanford, in collaborazione con Elsevier, è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica PLOS Biology.

“Il mio ambito di ricerca – spiega – è quello dell’ingegneria del software. Questa disciplina cerca di portare le pratiche e le metodologie dell’ingegneria nelle attività tipiche dell’informatica. Alla progettazione di un software vengono applicati diversi passaggi come la progettazione, l’architettura e il collaudo. Significa, in altre parole, avere metodi ben precisi per progettare i programmi”.

Illustrando gli obiettivi che guidano il suo gruppo di ricerca, il professor Gargantini specifica: “Il nostro motto è ‘Better software for a better world’, ossia software migliori per un mondo migliore. Vuol dire ideare programmi al servizio degli utenti, delle persone che li adopereranno e delle loro esigenze”.

Infine, soffermandosi sulle novità a cui si sta dedicando, conclude: “Ultimamente stiamo spostando il nostro lavoro sui sistemi medici. Un progetto lo abbiamo avviato e messo a punto durante l’emergenza Covid ed è stato finalizzato allo sviluppo di un software per i ventilatori polmonari, che sono stati fondamentali durante la pandemia”.

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