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Bergamo

Piano alienazioni da 4 milioni: c’è anche l’appartamento del pittore Mirando Haz in eredità alla Carrara

Solo l'ex dipartimento dei Servizi Sociali di via San Lazzaro frutterà al Comune oltre 3 milioni e 400mila euro

Bergamo. Un immobile, quello di via San Lazzaro – ovvero l’ ex dipartimento dei Servizi Sociali – che frutterà al Comune di Bergamo oltre 3 milioni e 400mila euro e un appartamento, quello di via Nullo, lascito del pittore Amedeo Pieragostini, conosciuto come Mirando Haz, del valore di 270mila euro.

Questa la sostanza del piano delle alienazioni previste dal bilancio di previsione dell’anno 2023 dall’amministrazione Gori, un rendiconto che, al netto degli immobili e dei terreni che verranno messi sul mercato a favore di chi sceglierà di acquistarli, consentirà a Palazzo Frizzoni di incassare 4 milioni e 250mila euro. Una cifra imponente quella che va a comporre le voci del documento presentato solo qualche giorno fa dall’assessore alla materia e vice sindaco Sergio Gandi, insieme a Corrado Viscardi, responsabile dell’area economico finanziaria, e che verrà portato in consiglio comunale entro l’inizio del mese per essere deliberato in via definitiva. Mai come nel 2023, infatti, il comune del capoluogo lombardo si trova a gestire un importo così alto: è sufficiente infatti pensare che, l’anno scorso, alla stessa voce veniva scritto 1 milione e rotti di euro.

Certo, a fare la differenza e a pesare, in maniera positiva s’intende, sui conti, è proprio l’immobile di via San Lazzaro, grazie alla nuova collocazione degli uffici, passati dalla vecchia sede di via alla loro nuova casa, la Social Domus di via XXIV Maggio, nel quartiere Santa Lucia, inaugurata venerdì 10 marzo. L’edificio, che appartiene al patrimonio comunale, ha un valore di 3,5 milioni di euro e, con tutta probabilità, verrà messa sul mercato, fatto salvo la perizia di un tecnico per stimarne appunto il valore, non prima di settembre. In questi mesi, infatti, che accompagneranno alla messa sul mercato, il Comune si servirà ancora degli uffici, in attesa che terminino i lavori di ristrutturazione di Palazzo Uffici. Finito il quarto piano un anno fa e il terzo solo qualche giorno fa, la prossima settimana partiranno quelli relativi al secondo piano, ovvero quelli dedicati alla Mobilità, Verde, Ambiente e Commercio.

L’edificio di via San Lazzaro, per il quale c’era stato anche un interessamento da parte dell’Agenzia delle Dogane, si accompagna nelle slide del bilancio al lascito del pittore Agostini, in via Nullo, quotato 270mila euro. Eredità sulla quale però pende la volontà stessa dell’artista che, in testamento, ha sottoscritto il desiderio di devolvere i proventi della vendita alla sua amata Accademia Carrara. Al netto di una quota del 10%, che va lasciata accantonata, come avviene per tutti gli immobili, secondo una disposizione del 2003, il resto verrà donato.

Svariati gli appartamenti, gli esercizi commerciali, i caselli ferroviari e i terreni, anche quelli in cui è possibile la vendita solo della superficie e non del terreno, che vanno a completare il monte delle alienazioni, per un totale di oltre 4 milioni di euro. Un record rispetto agli anni precedenti, quando le uniche voci espresse erano 500mila, 600mila per il 2023. 

“L’alienazione dell’edificio di via San Lazzaro – spiega Francesco Valesini, assessore con delega anche al Patrimonio – nasce da lontano, precisamente dall’accordo di programma stipulato con gli ex Ospedali Riuniti che ha portato, conseguentemente, a quello con la Guardia di Finanza. Da lì la scelta, anche per esigenze di bilancio, di iniziare un percorso lungo e complesso per metterlo in vendita o affittarlo. Ci stiamo lavorando. Al momento abbiamo avviato al bando di alienazione di quell’immobile, poi decideremo se la strada giusta sarà quella della messa a reddito o della vendita. Per quanto riguarda il lascito, il primo bando è andato deserto. E ora verrà riproposto ad un valore più basso. Quest’anno la quota complessiva del piano delle alienazioni è certamente più alta di quelle degli anni precedenti non solo per la presenza di San Lazzaro, ma anche per quella relativa alla cessione dei diritti di superficie”.

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