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Verso il big match

Atalanta, a Napoli col dubbio trequartista: è il momento di Pasalic?

Difficile vedere il tridente, Ederson affiancherà De Roon: il croato può giocarsi la sua occasione

Per trovare l’ultima partita giocata per più di un tempo da Mario Pasalic in Serie A con l’Atalanta bisogna ritornare al 2022, al 2-3 con l’Inter che ha chiuso l’anno pre pausa. Prima di un Mondiale terminato con uno storico terzo posto, prima di un gol decisivo a La Spezia per il pareggio, prima di un infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fuori tre partite. Quattro mesi fa, calcisticamente una vita. A Napoli sabato il croato spera di chiudere questo cerchio in cui ha alternato alti e bassi.

Alla ricerca del vecchio sé stesso. Questa è la stagione meno prolifica per il classe 1995, reduce dai quattordici centri complessivi e fermo soltanto a due in questa annata in cui sembra non riuscire a trovare quella continuità che lo ha sempre contraddistinto nel corso della sua esperienza nerazzurra.

Finora Pasalic non è stato una certezza, tradendo un po’ le aspettative. Non lo ha aiutato l’evoluzione tattica della squadra verso un maggiore attacco alla profondità con un baricentro più basso, che lo ha allontanato inevitabilmente dall’area. È arrivato al tiro soltanto 1,28 volte ogni 90 minuti giocati, quasi dimezzando i 2,20 della scorsa stagione. Calata anche la percentuale di precisione: solo il 26,7% del suoi tiri è finita nello specchio, contro il 40% della scorsa stagione.

Non sono tiri qualitativamente peggiori, ma la presenza in area del croato è nettamente diversa rispetto al passato e ciò ha inevitabilmente condizionato le sue statistiche e indirettamente anche il suo rendimento. L’ex Chelsea e Milan sta cercando di adattarsi ad un nuovo stile di gioco, con compagni diversi che hanno esigenze diverse. In soldoni: senza Freuler non è la stessa cosa. E anche senza Koopmeiners, per la Dea di oggi – che non tornerà in gruppo prima della pausa, mentre Palomino, Scalvini e Zappacosta vanno verso il recupero, al pari di Zapata già reintegrato.

Con il forfait dell’olandese, il cui rientro non avverrà prima della sosta, al Maradona toccherà quasi certamente ad Ederson fare coppia con De Roon in mediana. Il tridente però sembra di difficile proposizione, soprattutto perché avere uno schermo su Lobotka, la mente della squadra di Spalletti, sembra più che indispensabile. Ed è un ruolo che sembra ritagliato ad hoc per Pasalic, che al sacrificio difensivo è più che abituato e soprattutto ben disposto.

Per riavere un assaggio del vecchio Mario sembra necessario anche il ritorno al gol, ma già una prestazione di carattere e incisiva sarebbe un inizio. Manca dalla trasferta spezzina chiusa con il gol del 2-2 in pieno recupero: in due mesi tanti spezzoni, ma pochi di questi sono stati davvero brillanti. Gasperini lo ha detto: in molti hanno tirato la carretta, altri hanno faticato. Pasalic è nel secondo gruppo. Finora.

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