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La panoramica

Panchine rosse, reading teatrali e spettacoli: la festa della donna in Bergamasca

Attorno alla data dell'8 marzo, giorno in cui ricorre questa festa, si tengono diverse proposte

Fra panchine rosse, reading teatrali e spettacoli sono numerose le iniziative organizzate nella provincia di Bergamo per celebrare la Giornata internazionale della donna. Attorno alla data dell’8 marzo, giorno in cui ricorre questa festa, si tengono diverse proposte.

Bergamonews vi propone una panoramica degli eventi sul territorio orobico.
Ricordiamo che, come sempre, potete trovate tutti gli appuntamenti consultando la sezione degli eventi, puntualmente aggiornata. Inviateci le iniziative organizzate in tutta la Bergamasca per diffonderne l’informazione.

BERGAMO

In occasione dell’8 marzo, data in cui si celebra la Giornata internazionale della donna, l’Università degli studi di Bergamo organizza una serie di iniziative a partecipazione libera e gratuita, per favorire momenti di confronto e riflessione che possano essere d’ispirazione e abbattere le barriere create dai pregiudizi di genere.

Il primo evento della rassegna, in programma lunedì 6 marzo, alle ore 14.00 presso la Sala Galeotti in via dei Caniana e trasmesso in diretta streaming, è organizzato dal CUG in collaborazione con la Delegata alle politiche di genere, la prof.ssa Anna Lorenzetti, e con la Consigliera di Fiducia, l’Avv. Elena Bigotti. Relatori del convegno, dal titolo “Un altro ‘genere’ di Intelligenza Artificiale è possibile? Prassi virtuose e criticità degli algoritmi”, saranno Mario Verdicchio, Ricercatore Sistemi di elaborazione delle informazioni dell’Università degli studi di Bergamo, Mia Caielli, Professoressa Associata di Diritto Pubblico Comparato dell’Università di Torino e Alessandra Teresa Cignarella, Ricercatrice Informatica, sempre dell’Università di Torino, che discuteranno delle questioni di genere declinate su tecnologia, algoritmi, social media e intelligenza artificiale.

Ma la rassegna entra nel vivo mercoledì 8 marzo con tre iniziative.

Dalle 9.00 alle 13.00 presso l’aula 8 della sede di S. Agostino, apre la giornata di celebrazioni il seminario “Disabilità e questioni di genere”, durante il quale le esperte invitate approfondiranno, da differenti prospettive, le fondamentali e dirimenti questioni filosofiche, politiche e giuridiche relative all’esperienza di vita delle donne in situazione di disabilità.

In programma dalle 16.00 alle 18.00 alla Sala Galeotti in via dei Caniana, la tavola rotonda “Inspirational Women at Work – Donne di successo si raccontano alle nuove generazioni”, moderata da Mariangela Pira di SkyTg24, si pone l’obiettivo di raccontare i percorsi di carriera, le difficoltà incontrate e i traguardi raggiunti da donne di successo, che con il loro esempio possono ispirare le nuove generazioni. Intervengono: Simona Bonomelli, Commercialista e Presidente Luberg, Amelia Corti, BGY International, Rossella Leidi, Consigliere di Amministrazione Intesa SanPaolo Vita, Giovanna Ricuperati, Multi-Consult e Presidente Confindustria BG.

Chiude la giornata alle 17.00 all’aula 1 della sede di via Pignolo la proiezione del film Suffragette (Sarah Gavron, 2015), inserita nell’ambito della rassegna “Donne al lavoro. Lotte, sfide, conquiste” appartenente al ciclo CINEMA DOCET. Proiezioni sull’attualità, iniziativa di Public Engagement promossa dal gruppo di ricerca “Cinema e media audiovisivi” del Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione, volta a coinvolgere la società civile nella riflessione attorno a temi di impatto civile.

Per maggiori informazioni su programmi e modalità di partecipazione alle iniziative si rimanda al sito https://www.unibg.it/node/14889

La Cisl Bergamo organizza un incontro dal titolo “Il gioco per la parità”, con un tavolo di confronto al quale parteciperanno, oltre a Olivari, Alessandro Franzini, direttore del Museo del Giocattolo di Firenze, Marcella Messina, assessora alle politiche sociali del Comune di Bergamo, e Roberta Ribon, consigliera di parità della provincia. Nel corso della giornata, in programma dalle 9 di mercoledì 8 marzo, al salone Riformisti della sede CISL alla Malpensata, sarà presentata la ricerca sulla condizione delle lavoratrici e delle pensionate “La voce delle donne” realizzata dalla CISL Lombardia, con Francesco Girolimetto, direttore di Bibliolavoro, e Vera Lomazzi, docente di sociologia all’università di Bergamo. al termine del dibattito, le conclusioni del segretario generale della CISL, Francesco Corna.
Il lavoro del Coordinamento di Genere della CISL è partito da una ricerca sul mondo del lavoro femminile, che ha dimostrato che le donne superano gli uomini su 17 delle 19 competenze che caratterizzano un leader eccellente, tra queste la capacità di prendere iniziative, resilienza, alta integrità e onestà, motivare e ispirare gli altri. Si crede che la maternità ed il lavoro part time non sia compatibile con la posizione di leadership, esistono ancora “lavori da uomini”.
Le donne faticano a ricoprire incarichi apicali, anche per colpa di pregiudizi che ancora oggi nelle organizzazioni aziendali rallentano gli sforzi per la promozione della diversità di genere.
Monica Olivari, coordinatrice delle politiche di Genere di CISL Bergamo, illustra così motivi e logiche che hanno portato il sindacato di via Carnovali a organizzare questa iniziativa: “È sulle nuove generazioni che bisogna focalizzarsi e sappiamo bene che il gioco è il primo strumento a disposizione di bambine e bambini. Per loro giocare non è un semplice passatempo ma è di fatto un allenamento alla vita. La scelta del giocattolo quindi potrebbe cominciare a creare i primi stereotipi che, crescendo, possono divenire la definitiva impostazione di vita, il giusto o sbagliato approccio verso gli altri, condizionato appunto da quella che è stata l’attività di gioco dell’infanzia, creando quindi le differenze tra genere maschile e femminile. Le lavoratrici che avranno giocato con le bambole si saranno quindi allenate a fare le mamme e per loro potrebbero non esserci le stesse opportunità che potrebbe avere invece il lavoratore che fin da piccolo ha giocato a fare l’ingegnere, il medico, lo scienziato ecc… Questo è il gioco dei ruoli che fino ad oggi abbiamo visto”.
Secondo un report sui manager in Italia, le donne dirigenti sono a malapena il 17% del totale, dato comunque in leggera crescita in Lombardia. Va sottolineato che nel mondo più del 60% delle donne sono laureate ma poche fanno parte della leadership aziendale.
“Obiettivo della CISL bergamasca, tramite il Coordinamento delle Politiche di genere, è quello di proseguire in un percorso che porti le donne lavoratrici ad un risultato di parità di retribuzione, di opportunità, di conciliazione e di dignità – sottolinea il segretario generale Francesco Corna. Obiettivi questi raggiungibili attraverso l’uso di tutti gli strumenti che oggi la normativa ci mette a disposizione dalle Direttive del Parlamento Europeo, agli Accordi sottoscritto tra le OO SS e le rappresentanza datoriali, agli Accordi e protocolli Territoriali con le Istituzioni”.

Mercoledì 8 marzo alle 20.45 al teatro del Borgo, a Bergamo, andrà in scena “La casa di bambola”, organizzato da La Gilda delle Arti. Uno spettacolo per la festa della donna, tratto da “Casa di Bambola” di H. Ibsen; adattamento e regia Miriam Ghezzi; direzione artistica La Gilda delle Arti; con Giovanni Aresi, Marzia Corti, Tiziana Cortinovis, Laura Crotti, Giovanni Fiorinelli, Stefano Tirloni.
Sin dalle prime battute del dramma, l’impressione che si ha della protagonista femminile è quella di una donna che si comporta come una bambina capricciosa che gioca e si diverte tutto il giorno e si arrabbia per futili motivi come quando il marito Torvald le proibisce di mangiare dolci.
Nora è ricattata da Krogstad a causa di un prestito che lei aveva contratto: quando suo marito scopre il fatto, viene assalito dall’ansia e dal tormento di perdere la propria reputazione. Quest’angoscia annebbia ogni altro pensiero e, in preda alla disperazione, dichiara a Nora che allontanerà quella che ora egli considera un’indegna moglie dalla cura dei suoi figli, senza riconoscere che il gesto, anche se compromettente, era stato dettato dall’amore per lui.
Grazie all’intervento di un’amica di Nora il ricatto che minacciava la famiglia della protagonista viene annullato e Torvald, appena appresa la felice notizia, prorompe esclamando “sono salvo!”, e perdona all’istante sua moglie.
Per Nora, però, la vita non può ritornare ad essere quella di prima: è troppo tardi. Tutte le sue illusioni sono state tradite e le sue certezze infrante.
Nora finalmente capisce che suo marito non era in realtà quella nobile creatura che lei credeva che fosse e che il suo ruolo in quel matrimonio, durato 8 anni, è stato quello di una semplice e bella marionetta costretta a vivere in una casa di bambola, come aveva d’altronde sempre fatto fin dalla nascita.
Ingresso libero.
Prenotazione obbligatoria telefonando al numero 34660911169.

A Bergamo, anche per questo 8 marzo, il Coordinamento Donne della CGIL provinciale e la Biblioteca Di Vittorio CGIL organizzano un’iniziativa per “segnare” in maniera significativa la ricorrenza, in particolare puntando l’attenzione sulle discriminazioni al lavoro a cui spesso sono soggette le donne in un momento delicato quale quello della maternità. L’appuntamento è per venerdì 10 marzo alla libreria Incrocio Quarenghi alle ore 17.30.Verrà presentato il libro “Senza giri di boa” (PaperFirst, 2022), in cui venti giornaliste e scrittrici riportano le testimonianze di lavoratrici che hanno vissuto situazioni di disparità e, appunto, discriminazione.
“Le donne le prendo dopo i quattro giri di boa. Sono tranquille e lavorano h24”. Questa è la frase pronunciata con disinvoltura dalla stilista Elisabetta Franchi. E che, dopo un primo momento di indignazione, ha spinto un gruppo di donne a una riflessione più amara: l’imprenditrice in fondo ha solo espresso ciò che molti pensano ma non hanno il coraggio di dire. È così che nasce #senzagiridiboa, l’iniziativa di un gruppo di scrittrici e giornaliste che vogliono dare voce a chi non ne ha, o a chi ne ha troppo poca, mantenendo vivo il dibattito sulla situazione lavorativa femminile nel nostro Paese, dove la maternità è una sfida complicata. Nonostante le leggi che proteggono le lavoratrici madri, infatti, in Italia una donna che desidera un figlio deve pensare non solo se sia il momento giusto per la propria vita, ma anche se la sua azienda lo gradirà, o se riuscirà a conservare quel lavoro “non standard”, precario, da freelance o a tempo determinato.

Anche quest’anno, come ormai da tradizione, la CGIL torna a proporre, in collaborazione con CISL, UIL e Conca Verde, la proiezione di un film dedicato ai diritti delle donne. Per questa Giornata internazionale della donna la scelta è caduta su “Sì, chef! – La brigade” del regista Louis-Julien Petit che verrà proiettato la sera dell’8 marzo al cinema Conca Verde di via Mattioli 65 a Bergamo (alle 21, ingresso libero fino a esaurimento posti senza prenotazione). La stessa pellicola vedrà una proiezione dedicata ai pensionati sempre l’8 marzo, ma nel pomeriggio (alle 16, ingresso libero). Questa iniziativa è invece promossa da TU Terza Università, SPI pensionati CGIL Bergamo, ANTEAS e FNP pensionati CISL Bergamo, UIL Pensionati Bergamo.

Anche per questo 8 marzo, come accade ormai da molti anni, la FIOM-CGIL di Bergamo assicura il proprio sostegno economico a realtà che si occupano di tutela di donne in difficoltà, con un atto concreto rivolto sia al territorio provinciale che oltrefrontiera.
I metalmeccanici CGIL confermano le tradizionali donazioni a due associazioni locali, la “Melarancia” di Bergamo, impegnata nell’assistenza, nell’inclusione e nell’integrazione sociale di persone vittime di tratta o di diverse forme di discriminazione (lamelarancia.org), e l’associazione “Fior di Loto” di Gazzaniga, spazio di ascolto che propone attività contro il maltrattamento e la violenza di genere (associazionefiordiloto.it/).

Raccogliendo, poi, l’invito della CGIL nazionale a lanciare un segno di solidarietà anche là dove, nel mondo, si moltiplicano gli attacchi alla dignità e alla vita stessa delle donne, la FIOM-CGIL provinciale quest’anno ha deciso di inviare un contributo economico a una organizzazione femminile di Herat, in Afghanistan. La donazione sarà fatta pervenire a un’associazione di donne afghane che lavorano volontariamente per altre donne nella cittadina che sorge nella parte nord-occidentale del Paese. Le loro attività si svolgono nella semi-clandestinità, quasi interamente messe fuori legge dal nuovo regime dei taleban (ecco perché non pubblichiamo il nome dell’organizzazione, pur trovandoci in diretto contatto con la direttrice). Vengono proposti cicli di lezioni clandestine di inglese e informatica per donne adulte e ragazze che non potrebbero altrimenti accedere ai corsi a scuola. L’organizzazione ha inoltre attivato programmi di supporto economico a vedove con un numero elevato di figli, spesso rimaste senza occupazione proprio perché i taleban hanno vietato loro di lavorare (ad esempio, ex insegnanti o ex custodi di scuole femminili, ormai chiuse).

“Proprio perché riconosciamo il valore del loro lavoro, confermiamo anche quest’anno il sostegno a Melarancia e Fior di Loto” hanno dichiarato oggi il segretario generale di categoria Andrea Agazzi e Nicoletta Serina della FIOM-CGIL di Bergamo. “Per il quarto anno consecutivo intendiamo anche dare un segnale concreto che vada oltre i confini provinciali e nazionali. Questa volta guardiamo all’Afghanistan dove, in aggiunta alle odiose restrizioni imposte dai taleban, su donne e ragazze grava anche una crisi economica pesantissima. L’associazione che abbiamo deciso di sostenere a Herat interviene non solo per fornire un’istruzione alle ragazze, ma anche per dare una mano nei casi più gravi di indigenza di donne sole con figli”.

PROVINCIA

Mercoledì 8 marzo alle 20.30 al centro polifunzionale Ufo, a Ponte San Pietro, andrà in scena “Sola me ne vò…”, uno spettacolo brillante, ma nel contempo poetico e scanzonato che parla delle donne e di tutte le loro sfaccettature! con Miriam Gotti e Ilaria Pezzera (attrici) e Claudio Fabrini (chitarra).
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Mercoledì 8 marzo alle 20:45 alla biblioteca di Scanzorosciate si terrà un reading teatrale dal titolo “Donna, quante storie!”, storie di donne… tremende, emozionanti e divertenti, con Cinzia Mazzoleni.
Alle tastiere Federica Pezzetti.
Ingresso libero e gratuito.

Mercoledì 8 marzo l’amministrazione comunale di Schilpario inaugura la Panchina rossa contro la violenza sulle donne.
L’appuntamento è alle 16 in piazza dell’orso.
Il programma prevede:
– Riflessioni e letture sul tema a cura della biblioteca.
– Accompagnamento musicale a cura di Giorgio Cordini.

Mercoledì 8 marzo al Centro Sociale di Fiorano al Serio, alle 20:45, si terrà “Echi di donne. Versi e musica per celebrare la festa della donna”. Un modo unico e singolare di celebrare la Festa della donna, versi e musica condurranno il pubblico in un viaggio meditativo e sensoriale in un universo inedito tutto al femminile dove letterate, scienziate, sante, ma anche donne comuni, tipi umani originalissimi, racconteranno la loro vita, i loro ideali, i loro sogni e le loro speranze, suscitando riflessioni e forti emozioni. Tipi umani significativi che emozionano per le loro storie di autentica passione per tutto ciò che riguarda l’umano, evocano assonanze e offrono spunti di riflessione. Un percorso che avvicina a un mondo femminile in cui ciascuno può riconoscere qualcosa di sé, un seme di umanità sopita che cresce e fiorisce grazie all’ausilio della parola poetica e della musica.
L’autrice Luisa Coltura presenterà il suo libro “Echi di donne. Biografie poetiche” Zephyro Edizioni, accompagnata dalla voce recitante di Francesca Beni e dalle musiche della flautista Anna Conti e della pianista Elena Moretti.
Ingresso libero.

Mercoledì 8 marzo alle 20.30 alla biblioteca di Pradalunga verrà proposto un reading teatrale dal titolo “Ci son donne”.
L’iniziativa è organizzata dalla biblioteca in collaborazione con Teatro d’Acqua Dolce.

Il sindacato pensionati della CISL e ANTEAS dell’Alto Sebino , con la collaborazione del coordinamento di genere della FNP CISL di Bergamo, in occasione della giornata mondiale della donna organizzano due momenti di incontro aperti a tutta la cittadinanza. Il primo, mercoledì 8, alle 15, alla Biblioteca Comunale al Porto Nuovo di Lovere, sarà “La donna nella letteratura”, conversazione con Sergio Mora, Pubblicista e critico musicale, che racchiuderà l’immagine femminile da Dante a Umberto Eco.
Il secondo, sabato 11, alle 9,30, quando partirà la Camminata in Rosa, percorso culturale e ambientale con ritrovo a Costa Volpino, alla pista ciclabile, e partenza verso il bocciodromo di Rogno, dove saranno recitate alcune poesie. Al rientro a Costa Volpino, CISL FNP offrirà un aperitivo ai partecipanti.

Sabato 11 marzo alle 16:30 alla sala multimediale Caffi a Ponte Nossa si terrà un incontro dal titolo “L’arte nascosta delle donne. Ostacolate, marginalizzate, dimenticate dai manuali”. L’iniziativa, organizzata dalla Biblioteca di Ponte Nossa e dal collettivo Non Una di Meno Bergamo, vuole approfondire il ruolo giocato dalle donne nella storia dell’arte.
Il seminario è a cura di Eliana Como, attivista del nodo bergamasco del movimento Non Una di Meno e curatrice della pagina facebook dedicata alle donne artiste Che Genere di Arte ci accompagnerà alla scoperta delle tante donne che, sfidando non pochi ostacoli e resistenze, hanno prodotto arte nel corso dei secoli. Attraverso le immagini di opere spesso ignorate dai manuali di storia dell’arte riscopriremo i talenti trascurati da una storia declinata tutta al maschile, ci interrogheremo sulle ragioni per cui è tanto difficile trovare quadri di donne artiste nei nostri musei e sui possibili modi in cui proprio quest’assenza potrebbe diventare il punto di partenza per percorsi alla scoperta dell’arte più ampi e consapevoli di quelli che vengono tradizionalmente proposti.

Sabato 11 marzo la compagnia teatrale La Gilda delle Arti – Teatro di Bergamo porterà ad Alzano Lombardo uno spettacolo teatrale per la festa della donna. Henrik Ibsen scrive “Casa di Bambola” nel 1879, ma le questioni che affronta nel suo spettacolo sono attualissime: dentro a un matrimonio che appare perfetto si scoprono, battuta dopo battuta, problemi profondi non risolti, come l’accettazione dei ruoli dei coniugi imposti dalla società, il significato conferito alla convivenza e alla maternità o il sovrapporsi dell’amore ideale con quello reale. E così, nello scenario idilliaco delle feste di Natale, vissute in famiglia dopo un lungo periodo di difficoltà economiche e di salute, si svelano tutti i piccoli e grandi segreti di casa Helmer, in un’atmosfera che a ogni atto diviene sempre meno festosa e più cupa: è inevitabile essere trascinati nel vortice degli eventi e del finale, ed è più che legittimo domandarsi se la conclusione scritta da Ibsen sia da lodare o da condannare. A quasi 150 anni dal debutto di “Casa di Bambola”, è ancora sorprendente come molte donne possano facilmente comprendere le difficoltà affrontate dalla protagonista: Nora, dopo otto anni di matrimonio, si domanda se il rapporto con suo marito sia fondato sul vero amore o su un’illusione, se sia veramente adatta a essere una buona madre e se sia disposta a continuare a vivere nella “casa di bambola” della sua quotidianità. Come chiameremmo, oggi, la sua relazione con Torvald? Forse “violenza domestica”, forse “rapporto disfunzionale” o addirittura “patologico”; ma di certo, quando ci sono di mezzo dei bambini, ogni decisione si fa più difficile. Nora tuttavia non si tira indietro, e decide di voler cambiare vita per trovare la propria strada, anche a costo di abbandonare i figli, e senza accettare compromessi: dal marito non vuole nulla, né denaro, né notizie, né promesse di un futuro insieme. Non accetta nemmeno di aspettare una notte prima di decidere, e abbandona casa e famiglia su due piedi.
Non a caso, il dramma di Ibsen fece molto scalpore, e suscitò nel pubblico reazioni forti e opposte: chissà se gli spettatori del 2023 sono pronti a scandalizzarsi allo stesso modo.
Miriam Ghezzi: Regista
Nicola Armanni: direttore della compagnia
Con: Giovanni Aresi, Marzia Corti, Tiziana Cortinovis, Laura Crotti, Giovanni Fiorinelli, Stefano Tirloni.
Lo spettacolo si terrà alle 20:45 al Teatro degli Storti di Alzano Lombardo.

Sabato 11 marzo a Clusone Jussin Franchina organizza un pomeriggio dedicato a una delle più grandi attrici del cinema italiano, per commemorarne la sua vita e le sue opere.

Attraverso alcune letture tratte dai romanzi “Sette sottane” e “Il letto è una rosa”, proiezioni di spezzoni dei suoi film più famosi e interviste dell’epoca all’attrice stessa, si ricorderà e omaggerà Monica Vitti.
Appuntamento in Sala Legrenzi, a Palazzo Marinoni Barca, con accesso diretto da Vicolo Caio, alle 16.

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