Bergamo. Una raccolta firme per chiedere al Comune di trovare una soluzione che non preveda lo sfratto del Volley Bergamo 1991 dall’attuale casa o che permetta presto di trovarne un’altra. È questa l’iniziativa lanciata dalla Nobiltà Rossoblu, la tifoseria organizzata, riguardo il caso palazzetto dello sport che tiene banco da ormai settimane, se non mesi.
La petizione partirà al Pala Intred domenica (26 febbraio) nella sfida interna contro Perugia. Oltre le transenne della hall saranno posizionati due banchetti in cui tifosi e persone comuni potranno apporre la propria firma, “che non lede alcun diritto di privacy, è totalmente libera e non vincolante”, spiega uno dei membri della Nobiltà.
L’iniziativa andrà avanti almeno alla prossima sfida in casa, in programma il 12 marzo contro Macerata, ma sarà anche online, “di modo che il modulo multimediale sia scaricabile e firmabile da tutti, anche fuori regione, essendoci tanti tifosi in giro per il mondo. Per dimostrare che non solo la tifoseria, ma tutto il movimento ha a cuore le sorti di Bergamo”.
“Una volta raccolte le firme le porteremo alla giunta come ulteriore tentativo, dopo i comunicati e gli striscioni, di smuovere la situazione. Vogliamo avanzare proposte alternative, come la sospensione temporanea dell’esecuzione che trasformerà il palazzetto nella nuova Gamec, di poter continuare a giocare, oppure di trovare un altro palasport con tutti i crismi che permetta di continuare l’attività”.
L’iniziativa parte da poche decine di persone, ma vuole abbracciare un ampio numero di sostenitori e sui social il post ha già ricevuto un alto numero di condivisioni, anche da parte delle giocatrici stesse: “In ballo c’è il futuro delle società e bisogna intervenire con dovuta solerzia. Le società sono già attive sul mercato e devono proporre un progetto che stia in piedi: senza casa dunque senza certezze è difficile riuscirci, specialmente per i costi extra che comporterebbe se si vuole redigere un roster di un certo tipo. E non riguarda solo noi, ma anche l’Agnelli Tipiesse”.
commenta